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Presentata a roma la raccolta di saggi su musica e cultura nel seicento in omaggio a saverio franchi

Presentato a Roma il volume “Musica e cultura nel Seicento”, un omaggio a Saverio Franchi, con saggi che esplorano la musica barocca e i suoi legami con politica e società.

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La presentazione a Roma del volume collettaneo dedicato alla musica e cultura nel Seicento rende omaggio a Saverio Franchi, esplorando la musica barocca romana e il suo legame con politica e società attraverso saggi di esperti. - Unita.tv

La presentazione a roma del volume collettaneo dedicato a musica e cultura nel seicento ha riunito esperti e studiosi attorno alla figura di saverio franchi, musicologo di rilievo scomparso nel 2014. Il libro raccoglie ventisette saggi che descrivono in dettaglio la scena musicale barocca romana, esplorando i rapporti tra musica, politica e società. L’evento ha avuto luogo nel salone borromini della biblioteca vallicelliana, luogo ricco di storia e arte, con interventi di relatori di prestigio e una partecipazione attenta.

Un omaggio a saverio franchi attraverso studi sulla musica barocca romana

La raccolta di saggi “musica e cultura a roma: intorno agli studi di saverio franchi”, curata da biancamaria brumana, galliano ciliberti e orietta sartori, ripercorre l’attività di uno dei protagonisti dello studio della musica nelle corti e nelle chiese romane tra sedicesimo e diciottesimo secolo. Saverio franchi , teramano di nascita, ha dedicato la sua carriera all’analisi degli aspetti musicali legati alla storia, alla politica e alla religione nel contesto romano e vaticano. Il volume si articola in sette sezioni tematiche che coprono diversi ambiti, dal teatro musicale al mecenatismo, dalla musica politica alle committenze cardinalizie.

L’opera raccoglie anche tre contributi inediti dello stesso franchi, offrendo spunti diretti dalla sua ricerca. La presenza di un pubblico composto principalmente da accademici testimonia l’interesse e la rilevanza di questo lavoro nel campo della musicologia storica. Il progetto editoriale è stato promosso dalla società romana di storia patria, con tommaso falconieri di carpegna a organizzare l’incontro.

La cornice storica e culturale del barocco musicale a roma

Irene Fosi, docente di storia moderna, ha delineato il contesto in cui si collocano gli studi contenuti nel volume, esaminando il secolo XVII segnato da conflitti come la guerra dei trent’anni , che influirono sul papato e sulle istituzioni romane. La musica e il teatro non erano mere forme di intrattenimento, ma strumenti di potere e comunicazione politica usati dai cardinali in competizione con le famiglie nobiliari in crisi economica.

Attraverso spettacoli effimeri e musica sacra o profana, i porporati sostenevano il loro prestigio e consolidavano alleanze, offrendo manifestazioni pubbliche di splendore. Famiglie come gli odescalchi e i ruspoli commissionavano opere destinati a un vasto pubblico, intrecciando cultura e politica. Il volume fornisce numerose illustrazioni della circolazione di musicisti, cantanti, scenografi e testi musicali nei circoli romani, evidenziando uno scambio continuo con l’ambiente europeo e la presenza di figure straniere come giacomo III stuart.

Particolare attenzione nel libro riceve la committenza dei farnese e la pratica delle dediche musicali ai cardinali, elementi che rivelano un sistema di riconoscenze che anticipa nuovi favori e supporti.

Riflessioni sul valore dell’opera e del contributo di saverio franchi

Lorenzo Bianconi, accademico emerito e tra i maggiori esperti di musicologia, ha spiegato la scelta del dipinto di nicolas poussin per la copertina del volume. “ballo della vita humana” , noto anche come “danza alla musica del tempo”, rappresenta allegoricamente quattro figure femminili simbolo di povertà, lavoro, ricchezza e lusso, che non si guardano in faccia ma ruotano in cerchio sotto l’occhio di apollo. Bianconi ha collegato questa immagine al “trionfo della fatica”, carro carnascialesco dedicato a marcantonio colonna, che unisce musica e moralità.

Questa allegoria ha fornito a bianconi lo spunto per sottolineare come franchi abbia dedicato la vita allo studio, accumulando conoscenze e interpretazioni che sono state condivise anche con orietta sartori, sua moglie e curatrice del volume. Il professore ha elogiato l’attenzione minuziosa di franchi nella ricerca, paragonandolo al fagiano che cerca sul terreno e all’aquila che scruta dall’alto i dettagli e il quadro complessivo.

Bianconi ha ricordato due importanti strumenti elaborati da franchi: “drammaturgia romana”, repertorio bibliografico dei testi teatrali e musicali pubblicati in roma e lazio, e “le impressioni sceniche”, dizionario degli editori e stampatori romani tra fine cinquecento e settecento. Questi lavori aiutano a ricostruire con precisione la rete culturale intorno alla musica e al teatro nel barocco romano.

La capacità di franchi e sartori di lavorare insieme è stata definita come una combinazione che supera la somma delle singole competenze, una collaborazione unica nel campo degli studi storici musicali.

La cerimonia di presentazione nel salone borromini della biblioteca vallicelliana

L’appuntamento a roma ha avuto luogo il 5 giugno 2025 all’interno del salone borromini, uno spazio prestigioso all’interno della biblioteca vallicelliana, annessa alla chiesa nuova. Il luogo contiene alcuni capolavori di caravaggio, scipione pulzone e cavalier d’arpino, creando un’atmosfera ricca di storia e arte per ospitare la presentazione.

La serata è stata aperta e chiusa da tommaso falconieri di carpegna, presidente della società romana di storia patria, che ha introdotto il pubblico con brevi cenni sull’importanza del volume. L’attenzione degli intervenuti è stata catturata dagli approfondimenti dei relatori, inoltre non sono mancati momenti di confronto e domande.

Orietta sartori, visibilmente commossa, ha ringraziato la platea tra gli applausi. Il riconoscimento è andato anche ai moltissimi studiosi che hanno contribuito alla realizzazione dei saggi, rendendo il volume una raccolta autorevole e completa sulle musiche del seicento romano.

La serata ha ribadito il valore della ricerca storica applicata alla musica e all’arte, confermando come saverio franchi rimanga punto di riferimento per chi studia il rapporto tra cultura e società nella roma del barocco.