Nuova aggressione tra due donne a civitavecchia, uno scontro già noto alle forze dell’ordine
Scontri violenti tra due donne a Civitavecchia culminano in un’aggressione con bottiglia in largo Cavour, richiedendo l’intervento dei Carabinieri e evidenziando la complessità delle violenze domestiche.

A Civitavecchia, una donna è stata arrestata per aver aggredito con una bottiglia l’ex compagna, violando un divieto di avvicinamento in un contesto di ripetute violenze domestiche tra le due. - Unita.tv
A civitavecchia continua la lunga serie di scontri violenti tra due donne, segnati da ripetute denunce e provvedimenti restrittivi. L’ultima aggressione è avvenuta nel pomeriggio del 5 giugno in largo cavour, in un clima teso che ha richiesto l’intervento dei carabinieri. Il conflitto, intrecciato a vicende di maltrattamenti e resistenza a pubblico ufficiale, mostra un’escalation difficile da contenere.
Un’aggressione con bottiglia in pieno giorno
Il 5 giugno scorso, intorno alle ore 16, i carabinieri del nucleo radiomobile di civitavecchia sono intervenuti in largo cavour per sedare una lite degenerata in violenza. Una delle due donne, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, ha colpito l’ex compagna al volto con una bottiglia di vetro. L’aggressione è avvenuta sotto gli occhi di alcuni passanti, segnalati alle forze dell’ordine con rapidità.
Al loro arrivo, i militari hanno trovato la situazione ancora tesa ma sotto controllo. La vittima, in precedenza sottoposta a un divieto di avvicinamento proprio nei confronti dell’aggressore, è stata soccorsa dal personale sanitario del 118. Allo stesso tempo, è stata fermata un’altra donna: lei stessa, infatti, ha infranto il provvedimento restrittivo, che le impediva di avvicinarsi all’ex compagna. Dopo le cure mediche, l’arrestata è stata posta agli arresti domiciliari in attesa delle decisioni della magistratura.
Episodi di violenza precedenti
Non si tratta di un episodio isolato. La relazione tra queste due donne è nota agli stessi carabinieri per una serie di episodi violenti, talvolta in presenza di altre persone. Solo poche settimane prima dell’ultima aggressione, un’altra lite domestica era sfociata in un intervento urgente da parte delle forze dell’ordine.
In quella circostanza, all’interno di un’abitazione già attenzionata per maltrattamenti, una delle due aveva nuovamente aggredito l’altra con colpi al volto, malgrado la presenza dei carabinieri. La situazione si era risolta con l’arresto per maltrattamenti in famiglia di una delle donne e l’attivazione del codice rosso, che prevede un iter giudiziario accelerato. Era stato disposto anche l’allontanamento immediato dell’aggressore dalla casa, per tutelare la vittima.
Difficoltà negli interventi di polizia sui conflitti domestici ripetuti
I casi come questo rappresentano un nodo complesso per le forze dell’ordine e per i servizi sociali. La ripetizione delle violenze, il legame stretto tra le persone coinvolte e le resistenze rispetto ai provvedimenti giudiziari complicano l’azione di prevenzione. Gli arresti e le restrizioni non sempre bastano a interrompere la spirale di aggressioni.
Nel contesto di civitavecchia, i carabinieri intensificano la presenza per monitorare la situazione. L’obiettivo è evitare che le liti sfocino in altri episodi di violenza grave, ma il passo decisivo spetta ai tribunali e alle strutture che si occupano di sostegno alle vittime. Ogni intervento deve tenere conto delle esigenze di sicurezza e di tutela di chi subisce abusi, valutando contesti personali delicati e relazioni difficili da sciogliere.
Violenze domestiche tra coppie dello stesso sesso
Lo scontro di largo cavour del 5 giugno si aggiunge a una serie di accadimenti che mettono in luce la complessa realtà delle violenze domestiche tra coppie dello stesso sesso, un ambito ancora meno riconosciuto e affrontato rispetto ad altre tipologie di maltrattamento. Le autorità continuano a seguire il caso dopo l’ultimo arresto, in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari.