Indagini in corso sull’incendio che ha distrutto la palazzina b di agraria, testimonianze raccolte dalla squadra mobile
Indagini in corso sull’incendio della palazzina b del dipartimento di agraria, con la polizia che raccoglie testimonianze e analizza materiali per accertare eventuali responsabilità e cause del rogo.

Un incendio nella palazzina B del dipartimento di Agraria è sotto indagine per incendio colposo, con la polizia che raccoglie testimonianze e analizza materiali sequestrati per accertare cause e responsabilità. - Unita.tv
L’incendio che mercoledì ha devastato la palazzina b del dipartimento di agraria resta sotto accusa, mentre la polizia raccoglie elementi per ricostruire l’accaduto. Decine di testimoni sono stati ascoltati dagli agenti della squadra mobile, impegnati nell’indagine per risalire alle cause del rogo e verificare eventuali responsabilità. Le dinamiche dell’incidente restano al centro di un’inchiesta aperta dalla procura, focalizzata sull’ipotesi di incendio colposo.
Raccolta testimonianze e sopralluoghi presso la palazzina b
Nei giorni seguenti all’incendio, i funzionari della questura hanno portato avanti numerose audizioni, convocando diversi testimoni presenti al momento del rogo. Tra loro ci sono operai che lavoravano sul tetto, docenti intervenuti per tentare di spegnere le fiamme e il titolare della ditta affidataria delle opere di ristrutturazione. I testimoni hanno raccontato la sequenza degli eventi, fornendo informazioni preziose sull’evolvere del fuoco e sulle prime azioni di contenimento.
Ipotesi sull’origine del rogo
Secondo una delle ipotesi allo studio degli inquirenti, le fiamme potrebbero essersi sviluppate a partire dall’uso di una fiamma ossidrica impiegata per impermeabilizzare il tetto con una guaina. L’attenzione degli investigatori si concentra quindi sui materiali e sulle procedure adottate durante i lavori. Il continuo via vai di persone agli uffici della questura negli ultimi giorni, spesso testimoni oculari o coinvolti nei lavori, sottolinea il livello di mobilitazione per ricostruire la dinamica dell’incendio.
Sequestro attrezzature e analisi della scena del crimine
Gli agenti hanno sequestrato diversi oggetti trovati sul tetto dell’edificio: quattro estintori insieme a una bombola di gas. Questo materiale verrà esaminato per capire se abbia avuto un ruolo nell’origine o nella propagazione delle fiamme. Inoltre, la presenza della bombola di gas apre nuovi scenari da investigare, anche dal punto di vista della sicurezza sul cantiere.
Il fatto che l’edificio era in fase di ristrutturazione aggiunge complessità al caso. L’intervento edilizio, avviato circa un anno fa, non solo riguarda l’aspetto strutturale ma coinvolge diversi attori, dalla ditta esecutrice ai responsabili del progetto. Capire se sono state rispettate tutte le normative antincendio e procedure di sicurezza è fondamentale per escludere o confermare responsabilità dirette o indirette.
Considerazioni sulla sicurezza
La presenza di materiali potenzialmente pericolosi e l’attività di ristrutturazione rendono prioritario il controllo delle norme di sicurezza adottate durante i lavori.
Documentazione del progetto e indagine della procura
I responsabili del progetto di ristrutturazione hanno già provveduto a consegnare alla magistratura tutta la documentazione relativa all’appalto, alla natura degli interventi e all’iter esecutivo. Questo materiale sarà oggetto di un’analisi approfondita da parte della procura, diretta da Paola Conti, che ha aperto il fascicolo per incendio colposo contro ignoti.
La procura sta operando con attenzione in un contesto segnato dalla chiusura temporanea degli uffici per motivi di sicurezza; non a caso, proprio di fronte all’edificio di agraria, la struttura giudiziaria alle pietrare è stata chiusa per precauzione. Le indagini proseguono con l’intento di chiarire ogni dettaglio organizzativo e tecnico, sondando anche eventuali negligenze e circostanze che hanno portato al disastro. Restano al vaglio dei pm tutte le informazioni raccolte, mentre negli uffici della squadra mobile continua il lavoro di interrogatorio e verifica incrociata delle dichiarazioni.
Aggiornamenti futuri
Tra pochi giorni, il fascicolo dovrebbe essere aggiornato con i contributi finali delle testimonianze e dei sopralluoghi sul luogo incriminato. Il lavoro degli investigatori punta a definire il quadro dei fatti, necessario a porre le basi per eventuali azioni penali o civili legate a quanto accaduto.