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Incendio nella facoltà di agraria a viterbo, revocate le misure di emergenza con nuove disposizioni per la prevenzione

Monitoraggi di Arpa Lazio confermano il ritorno ai valori normali dell’aria dopo l’incendio alla facoltà di agraria di Viterbo, portando alla revoca delle misure d’emergenza e all’adozione di nuove disposizioni.

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Arpa Lazio conferma il ritorno alla normalità della qualità dell’aria dopo l’incendio alla facoltà di agraria di Viterbo, con la revoca delle misure di emergenza e l’introduzione di nuove disposizioni preventive per residenti e attività entro un chilometro dall’area interessata. - Unita.tv

I monitoraggi dell’aria svolti da Arpa Lazio dopo l’incendio alla facoltà di agraria confermano il ritorno ai valori di normalità. In seguito a questi risultati, le autorità locali hanno revocato le misure di emergenza varate nelle scorse settimane, introducendo nuove disposizioni rivolte a residenti e attività nel raggio di mille metri.

Risultati delle misurazioni sulla qualità dell’aria dopo l’incendio

Dopo l’incendio scoppiato il 4 giugno 2025 presso la facoltà di agraria di viterbo, Arpa Lazio ha effettuato una serie di analisi per verificare la qualità dell’aria nella zona interessata. Le rilevazioni più recenti mostrano che i livelli di particolato, polveri e contaminanti sono rientrati nei limiti consentiti dalla legge. Questo dato ha spinto gli enti locali a rivedere le precedenti ordinanze di emergenza.

Le misurazioni di Arpa hanno preso in considerazione vari parametri ambientali, confrontandoli con i valori soglia riconosciuti a livello nazionale. L’esito positivo indica che l’inquinamento, causato dal rogo, non presenta più rischi immediati per la popolazione e per l’ambiente circostante. I dati sono stati raccolti in modo sistematico e monitorati costantemente per garantire aggiornamenti puntuali e affidabili.

La conferma della qualità dell’aria entro i limiti ha permesso di revocare le restrizioni temporanee imposte in seguito all’incendio, garantendo però nuove misure di prevenzione per evitare rischi residui e predisporre una sorveglianza attivamente sul territorio.

Nuove misure di prevenzione adottate con la ordinanza n. 23 del 7 giugno 2025

Con l’ordinanza n. 23, emanata il 7 giugno 2025, il Comune di viterbo ha deciso di annullare le precedenti disposizioni di emergenza. Queste riguardavano soprattutto limitazioni alle attività produttive, scuole e spostamenti nella zona interessata tra il 4 e il 5 giugno. La revoca ufficiale tutte le misure precedenti ora lascia spazio a un nuovo quadro normativo pensato per gestire la fase successiva all’emergenza.

L’ordinanza stabilisce l’obbligo per chi vive o lavora entro un chilometro dal punto dell’incendio di adottare azioni preventive e di riduzione del rischio legate ai possibili residui tossici o polveri sottili rimaste nell’ambiente. L’obiettivo è contenere qualsiasi effetto residuo del rogo senza danneggiare la vita quotidiana della popolazione e delle imprese.

Queste misure si applicano a residenti, attività commerciali, uffici pubblici, esercizi pubblici e istituti scolastici di ogni ordine e grado, pubblici e privati. Tutti devono impegnarsi a prevenire il rischio di contaminazione tramite interventi mirati sulla pulizia e manutenzione degli ambienti e degli impianti di aerazione.

Indicazioni per la pulizia e manutenzione negli ambienti interessati dall’incendio

L’ordinanza raccomanda una pulizia accurata di balconi, davanzali, infissi e superfici sia interne che esterne degli edifici nella zona indicata. Questa operazione serve a rimuovere residui materiali depositati, come polvere e particelle dannose, che potrebbero essere ancora presenti nell’aria o sugli elementi esposti.

Il provvedimento insiste sull’importanza di una manutenzione scrupolosa degli impianti di climatizzazione, ventilazione e trattamento dell’aria prima di una nuova attivazione. Le apparecchiature devono essere pulite in maniera tecnica, seguendo le istruzioni dei manuali di manutenzione e le schede di sicurezza relative ai dispositivi utilizzati.

La sostituzione o sanificazione dei filtri assume un ruolo chiave per impedire la diffusione di particolato che potrebbe infastidire o creare problemi di salute agli occupanti degli spazi. La verifica dell’integrità dei sistemi è indispensabile per assicurare l’efficacia della pulizia e la corretta funzionalità degli impianti a fine aggiornamento.

Pratiche obbligatorie per la qualità dell’aria

Queste pratiche, obbligatorie negli spazi intorno al luogo dell’incendio, contribuiscono a mantenere un livello di qualità dell’aria adeguato e ridurre ogni rischio da contaminazione residua. Chi non rispetta le disposizioni rischia sanzioni previste dalla normativa vigente, a tutela della salute pubblica.

Le autorità locali continueranno a vigilare sul rispetto delle nuove regole, segnalando eventuali criticità e aggiornando le misure in base all’evoluzione delle condizioni ambientali nella zona coinvolta.