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Il venezuelano blocca la partenza del volo charter della nazionale boliviana dopo la partita di qualificazione mondiali

La nazionale di calcio della Bolivia è rimasta bloccata a Maturín, Venezuela, dopo una partita persa, creando tensioni diplomatiche e disagi per la delegazione boliviana in attesa di chiarimenti.

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La nazionale boliviana di calcio è rimasta bloccata a Maturín, Venezuela, dopo la partita di qualificazione ai Mondiali 2026 a causa del blocco del volo charter, scatenando tensioni diplomatiche tra i due paesi. - Unita.tv

La nazionale di calcio della Bolivia è rimasta bloccata in Venezuela dopo la partita persa 2-0 contro il Venezuela, valida per le qualificazioni ai mondiali del 2026. Nonostante avesse tutti i documenti in regola, la squadra non ha potuto lasciare l’aeroporto di Maturín, costretta a tornare in albergo senza spiegazioni ufficiali. La vicenda ha acceso tensioni diplomatiche e ha creato disagi per la delegazione sportiva boliviana.

Cos’è successo con il blocco del volo charter a maturín

Nella notte successiva alla partita disputata il 15 giugno 2025 a Maturín, la nazionale boliviana si è vista negare l’autorizzazione a partire. Il volo charter, che doveva riportare la squadra a casa, è stato fermato dall’autorità venezuelana senza fornire motivazioni chiare. I calciatori e lo staff tecnico sono rimasti all’interno dell’aeroporto per ore, in attesa di una soluzione che non è mai arrivata.

Le immagini di un clamoroso autogol di Cuellar, che ha visto il pallone passare sotto le gambe del portiere Viscarra, hanno fatto il giro dei social. Tuttavia, il ritorno a casa si è trasformato in un’impasse diplomatica con il Venezuela. La squadra boliviana, come ha riferito la federazione, aveva compilato e consegnato tutta la documentazione necessaria per il viaggio di rientro, ma le autorità locali hanno bloccato la partenza senza fornire chiarimenti ufficiali.

I membri della delegazione sono stati costretti a lasciare l’aeroporto e a spostarsi in albergo, dove hanno trascorso la notte in un clima di incertezza. La situazione ha creato malessere tra i giocatori, consapevoli di non poter concludere il viaggio come previsto.

La posizione ufficiale della federazione boliviana

La federazione calcistica boliviana ha espresso stupore per la negazione del volo, sottolineando che tutte le pratiche burocratiche erano state completate. Da parte loro, le richieste per ricevere il via libera al rientro erano state inoltrate in anticipo e con regolarità.

L’allenatore Oscar Villegas ha rivelato che la nazionale si aspettava possibili ostacoli, visto che era stata fatta una richiesta formale al governo venezuelano una settimana prima del match. Villegas ha raccontato di un dialogo con il ministro del governo boliviano, nel quale era stata espressa la necessità di trovare una soluzione diplomatica per garantire la partenza dall’aeroporto di Maturín.

Reazioni e difficoltà vissute dalla squadra

Nonostante queste premesse, il governo chavista non ha concesso i permessi. Villegas ha descritto la tensione e l’incertezza generate da questa situazione, che si aggiunge alle difficoltà logistiche del viaggio e alle pressioni legate al calendario sportivo. La delegazione boliviana ha vissuto ore di attesa e frustrazione senza risposte concrete da parte delle autorità locali.

Implicazioni sportive e diplomatiche della vicenda

Il blocco imposto dal Venezuela alla nazionale boliviana ha provocato non solo disagi logistici, ma apre uno scenario di attrito tra i due paesi nel contesto delle qualificazioni mondiali. La vicenda riflette come questioni politiche e sportive possano intrecciarsi in modo problematico, con conseguenze dirette sulla partecipazione della Bolivia alle competizioni internazionali.

Questa situazione potrebbe anche influire sulla preparazione della squadra boliviana in vista dei prossimi impegni, dato lo stress vissuto e il ritardo nel rientro. Inoltre, non si esclude che la federazione boliviana possa chiedere chiarimenti formali alle autorità venezuelane o sollevare la questione presso le organizzazioni calcistiche continentali o mondiali.

La complessità dei rapporti tra la paz e caracas

Il clima nella regione resta complesso, con rapporti politici tesi tra i governi di La Paz e Caracas ormai da tempo. La gestione di episodi come questo assume un peso maggiore e rischia di compromettere la serenità delle compagini sportive coinvolte, così come i progetti di qualifica ai mondiali in programma a breve.

Le prossime ore saranno decisive per capire se si troverà un’intesa che consenta alla nazionale boliviana di terminare il viaggio senza ulteriori intoppi, o se la situazione all’aeroporto di Maturín si trasformerà in un caso diplomatico più ampio.