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Il tusciapride torna a Viterbo tra protesta e festa con oltre 3000 partecipanti attesi

Il tusciapride di Viterbo unisce celebrazione e rivendicazione politica, con oltre tremila partecipanti attesi e richieste per diritti LGBTQ+, matrimonio egualitario e inclusione sociale.

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Il Tusciapride 2025 a Viterbo unisce celebrazione e impegno politico, con migliaia di partecipanti, richieste di diritti LGBTQ+ e il sostegno delle istituzioni locali. - Unita.tv

L’evento tusciapride di Viterbo si è aperto con un flash mob che ha subito richiamato l’attenzione della città. Tra striscioni arcobaleno e interventi pubblici, questa edizione torna a mescolare celebrazione e rivendicazione politica, annunciando presenze numerose e richieste precise. Il raduno si tiene in un’atmosfera segnata da tensioni politiche legate a referendum e temi sociali che tengono alta l’attenzione in Italia.

Il flash mob e il messaggio politico all’apertura del tusciapride

Nei giorni precedenti l’evento vero e proprio, il bar Happiness di Viterbo è stato teatro di un flash mob prolungato. Dalle sue finestre sono scese bandiere e striscioni dalle tinte arcobaleno che hanno catturato l’attenzione della città. Mirko Giuggiolini, vicepresidente dell’associazione che organizza il tusciapride, ha sottolineato che il pride riesce a unire due elementi fondamentali: la festa e la lotta. Ha aggiunto inoltre che questa edizione si inserisce in un momento politico molto acceso. Viene citata la presenza di referendum in corso, tematiche legate alla liberazione e un richiamo esplicito all’antifascismo. Questo quadro evidenzia quanto la manifestazione non si limiti solo a un momento di gioia ma si faccia portatrice di un messaggio sociale e politico molto chiaro.

Il flash mob ha avuto lo scopo di coinvolgere la città, preparandola a una presenza importante che si sarebbe svolta nei giorni successivi. L’effetto visivo delle bandiere arcobaleno, simbolo già universalmente riconosciuto della lotta per i diritti LGBTQ+, ha consolidato la volontà di dare voce a queste istanze presso la comunità locale.

La locandina firmata fabio magnasciutti diventa icona della manifestazione

L’edizione 2025 del tusciapride ha scelto come propria immagine ufficiale una locandina realizzata dall’illustratore Fabio Magnasciutti. L’artista, conosciuto a livello nazionale per collaborazioni con testate importanti come “la repubblica”, “linus” e il programma televisivo “che tempo che fa”, ha dato vita a un disegno che fonde elementi poetici e militanti. La sua opera è al centro della comunicazione dell’evento e ne ribadisce l’identità duplice: un momento di espressione artistica oltre che una chiamata all’impegno civico.

La scelta di affidare la comunicazione visiva ad un illustratore di questo calibro indica la volontà degli organizzatori di far arrivare un messaggio forte ma anche esteticamente curato. La locandina è stata diffusa su diversi canali ed è diventata velocemente riconoscibile dagli iscritti e dal pubblico più ampio. Serve a mantenere alta l’attenzione sulle tematiche LGBTQ+ così come sulle battaglie ancora aperte.

La partecipazione, il coinvolgimento istituzionale e le richieste al governo

Gli organizzatori del tusciapride hanno predisposto materiali per i partecipanti: canottiere, bandiere e pantaloncini arcobaleno sono stati prodotti per accompagnare le migliaia di attivisti attesi. La cifra di partecipazione prevista supera le tremila persone, una presenza significativa per la città e che si conferma in aumento rispetto agli anni precedenti.

Il sostegno da parte delle istituzioni locali è ben visibile. Ventiquattro comuni della provincia di Viterbo hanno concesso il patrocinio all’evento. Questo si traduce in un riconoscimento più ampio sul territorio e una condivisione delle istanze portate avanti dal pride. Negli ultimi anni, il tusciapride ha avuto una crescita notevole proprio grazie a questo appoggio su scala provinciale.

Dal palco finale, gli attivisti indicheranno i temi centrali della manifestazione anno 2025. Tra le principali richieste ci sono il riconoscimento del matrimonio egualitario, l’apertura di sportelli antidiscriminazione per favorire l’accesso a servizi dedicati, l’installazione di panchine arcobaleno come simbolo di inclusione negli spazi pubblici e un potenziamento dei servizi per l’affermazione di genere.

Non manca una forte spinta per aumentare la presenza queer all’interno delle istituzioni. La manifestazione vuole spingere verso decisioni concrete per garantire diritti e visibilità a tutte le persone della comunità LGBTQ+. Gli attivisti sottolineano che tornare in piazza a ribadire il proprio diritto all’esistenza rappresenta uno strumento di resistenza efficace, specie in un momento politico così teso come quello attuale.

Viterbo protagonista oggi, tra impegno e partecipazione

La città di Viterbo si prepara a ospitare nuovamente il tusciapride, con un programma che unisce momenti di festa a momenti di intervento pubblico e dibattito. L’appuntamento rappresenta un’occasione per la comunità LGBTQ+ e per i sostenitori di tutta la provincia. La risposta attesa da parte della città riguarda non solo la partecipazione numerica ma anche la condivisione di temi sociali che si intrecciano con le tensioni politiche del paese.

Il pride si conferma come una manifestazione simbolo di visibilità e di scambio culturale. Permette a molte persone di sperimentare spazi di libertà ma anche di portare avanti rivendicazioni precise e urgenti. L’attenzione della cittadinanza e delle istituzioni sarà rivolta alle richieste espresse dagli organizzatori e dai partecipanti.

In passato la città ha già dimostrato di poter accogliere eventi di questo tipo con rispetto e partecipazione. Nel 2025 il tusciapride riprende questo percorso con segni forti e una moltitudine di persone che si prepara a manifestare la volontà di cambiamento e il bisogno di tutele. Il protagonismo di Viterbo si conferma così come uno degli snodi più importanti per le lotte civili in quella parte d’Italia.