Greta Vitelli si conferma campionessa mondiale di karate ai world master games di Taipei
Greta Vitelli, atleta di Narni e tecnico referente della nazionale italiana di karate FIJLKAM, conquista la medaglia d’oro nel kumite ai World Master Games di Taipei, segnando un nuovo traguardo nella sua carriera.

Greta Vitelli, atleta di Narni e tecnico della nazionale italiana, ha vinto l’oro nel kumite +68 kg ai World Master Games 2025 di Taipei, consolidando una carriera internazionale ricca di successi nel karate. - Unita.tv
Greta Vitelli, atleta di 41 anni originaria di Narni, continua a lasciare il segno nel karate internazionale. Arruolata dal 2008 nel Nucleo Carabinieri Forestale di Bassano in Teverina con il grado di appuntato scelto, ha conquistato il titolo mondiale nella categoria +68 kg, specialità kumite, durante i World Master Games svoltisi a Taipei il 27 maggio 2025. La sua vittoria segna un nuovo capitolo nella carriera sportiva, ricca di successi e riconoscimenti.
La vittoria ai world master games di taipei e il valore dell’evento
Il 27 maggio 2025, Greta Vitelli ha raggiunto un importante traguardo conquistando la medaglia d’oro nel kumite, categoria +68 kg, durante i World Master Games ospitati a Taipei, Taiwan. Questi giochi, spesso definiti come le Olimpiadi per atleti over 35, vengono organizzati dall’International Master Games Association . Si tratta di una competizione internazionale che richiama atleti di alto livello da tutto il mondo, suddivisi per età e discipline differenti.
Un’occasione per atleti veterani
I World Master Games rappresentano un’occasione per gli sportivi veterani di mostrare ancora una volta le loro capacità, con gare che mantengono standard elevati nonostante l’età superiore rispetto ai classici giochi olimpici. Nel contesto del karate, la specialità kumite – un combattimento sotto regole ben precise – richiede agilità, forza e strategia. Greta Vitelli ha dimostrato di possedere tutte queste doti, riuscendo a imporsi su avversarie provenienti da diverse nazioni. Il successo a Taipei certifica il suo livello tecnico e la sua capacità di mantenere forma e concentrazione in gare di alto livello, oltre a valorizzare l’esperienza maturata nel corso degli anni.
Una carriera pluripremiata tra titoli mondiali ed europei
La vittoria ai World Master Games non è un evento isolato nella carriera di Greta Vitelli. Nel 2010, a soli 26 anni, Vitelli è diventata la prima donna italiana a vincere il titolo assoluto mondiale di kumite, impresa compiuta a Belgrado. Questo risultato segnò una pietra miliare nella storia del karate femminile italiano, portando l’atleta sotto i riflettori per la sua competitività e determinazione.
Non si è fermata lì. Nel 2012 ha conquistato il titolo europeo a Tenerife, confermando la sua posizione tra le migliori in Europa. A questi riconoscimenti internazionali si aggiungono ben 34 campionati italiani, che testimoniano un dominio costante sulle avversarie nel circuito nazionale. Una carriera così densa di vittorie mostra come Vitelli abbia saputo mantenere un livello elevato per oltre un decennio, affrontando competizioni di diversa natura e adattandosi a condizioni sempre nuove.
Costanza e evoluzione tecnica
Il percorso di questa atleta è anche segnato dalla costanza e dalla capacità di evolversi tecnicamente, riuscendo a rimanere competitiva anche a distanza di anni dal suo esordio internazionale. La sua esperienza si riflette anche nell’impegno fuori dal tatami, dove assolve ruoli importanti nel settore tecnico.
Il ruolo di tecnico referente nella nazionale italiana karate FIJLKAM
Oltre agli impegni agonistici, Greta Vitelli svolge un ruolo di rilievo come tecnico referente nella nazionale italiana di karate FIJLKAM, occupandosi della classe under 21. Questo incarico implica la responsabilità di supervisionare la preparazione degli atleti più giovani, trasmettendo loro competenze tecniche e strategie di gara. La sua esperienza diretta nelle competizioni internazionali funge da guida per i nuovi talenti.
In veste di tecnico, Vitelli contribuisce a definire programmi di allenamento e a sviluppare programmi specifici per valorizzare il potenziale dei giovani karateka. L’incarico richiede non solo conoscenza tecnica ma anche capacità di comunicare efficacemente con atleti in fase di crescita, aiutandoli a costruire una preparazione solida e mirata. La presenza di una campionessa vigente tra i tecnici rappresenta un valore aggiunto per la federazione, che può beneficiare di modelli di riferimento vicini al campo di gara attivo.
Un esempio di dedizione dentro e fuori dal campo
Il legame tra la sua carriera sportiva e il ruolo di tecnico mostra come l’atleta abbia scelto di restituire al karate italiano l’esperienza accumulata, puntando su una crescita strutturata delle nuove leve. Questo contribuisce a far sì che la disciplina mantenga livelli di qualità elevati e continuità nelle performance internazionali. Greta Vitelli rappresenta così un esempio di dedizione e impegno dentro e fuori dal campo.