Golden gala a roma, stefano mei traccia il bilancio dopo un’edizione di alto livello tecnico
Il golden gala di Roma ha dimostrato il suo valore nell’atletica internazionale, attirando un buon pubblico e presentando prestazioni significative nonostante la concorrenza di altri eventi sportivi.

Il Golden Gala di Roma ha confermato il suo valore nell’atletica internazionale, con buone prestazioni nonostante budget limitati e la concorrenza di altri eventi sportivi. Stefano Mei, presidente Fidal, ha evidenziato la crescita degli atleti italiani e il ruolo importante della manifestazione nella Diamond League. - Unita.tv
Il golden gala di roma ha confermato anche questa volta il suo valore nell’atletica internazionale, nonostante l’assenza di record del mondo. La manifestazione si è svolta in un contesto particolare, con diversi appuntamenti sportivi in contemporanea, ma ha attirato un buon pubblico e presentato prestazioni di rilievo. Stefano Mei, presidente della Fidal, ha commentato l’evento con un’attenzione particolare agli atleti italiani e alla crescita della disciplina nel nostro paese.
Una manifestazione apprezzata nonostante budget limitati
Stefano Mei ha sottolineato come il golden gala mantenga un livello tecnico elevato ormai da almeno quattro anni, anche se il budget disponibile non può competere con i grandi meeting come quelli di zurigo o londra. Ciò nonostante, la qualità delle gare e l’organizzazione continuano a garantire una posizione di rilievo nella diamond league. Questa capacità di limitare i costi senza sacrificare la spettacolarità dell’evento è stata uno degli elementi chiave evidenziati dal presidente fidal.
L’evento si è tenuto ieri sera a roma, e ha concentrato gare importanti che hanno messo in luce sia atleti affermati sia emergenti della scena nazionale e internazionale. L’attenzione verso competizioni d’altissimo livello, anche senza andare alla ricerca di record mondiali è stata premiata sia dal pubblico che dagli addetti ai lavori. Mei ha evidenziato come l’evento rappresenti una solida tradizione che riesce a mantenersi competitiva e apprezzata nonostante una minore disponibilità di risorse economiche rispetto ai meeting più grandi.
Il contesto particolare tra nazionale di calcio e eventi sportivi
L’edizione di quest’anno ha avuto una particolarità: la concomitanza con alcune partite seguite da un pubblico vasto, tra cui la partita della nazionale italiana di calcio e le gare di Jannik Sinner. Questa situazione ha limitato la disponibilità di pubblico potenziale per il golden gala, anche se comunque l’evento ha registrato la vendita di circa 25mila biglietti.
Mei ha spiegato che, idealmente, sarebbe stato meglio scegliere date differenti per evitare sovrapposizioni, ma non era possibile prevedere questi eventi in anticipo. Nonostante questo, la presenza di pubblico è stata comunque significativa, a dimostrazione dell’interesse verso l’atletica in italia.
La scelta di collocare il golden gala nella stessa serata di eventi assai seguiti dimostra la difficoltà nel coordinare un calendario sportivo con molteplici appuntamenti di richiamo. Anche questo rappresenta un aspetto da cui ripartire per le prossime edizioni, cercando di migliorare la visibilità e la partecipazione.
Le prestazioni degli atleti italiani al golden gala
Dal punto di vista tecnico, stefano mei ha evidenziato le prestazioni degne di nota di numerosi atleti italiani. In particolare si è soffermato su Nadia Battocletti, definita l’unica atleta in grado di competere con le atlete provenienti dagli altipiani. La sua crescita è evidente, soprattutto sotto il profilo mentale, elemento ritenuto fondamentale per affrontare gare di alto livello.
Anche Tamberi ha partecipato alla manifestazione, ma la sua presenza è stata più simbolica, per rispetto del pubblico, visto che non era in una condizione di punta. Altri nomi importanti si sono messi in mostra come Folorunso e Weir, così come Riva nei 1500 e la Bruni.
Furlani, pur non avendo ottenuto risultati vittoriosi, conferma un percorso di crescita e di avvicinamento a obiettivi internazionali elevati. Mei ha definito Mattia una delle realtà più solide del movimento atletico italiano: giovane, con 22 anni, mostra maturità e consapevolezza del proprio cammino, con Tokyo come obiettivo di spicco per quest’anno.
Queste indicazioni testimoniano come l’atletica italiana disponga di un gruppo di atleti sia esperti sia emergenti con potenziali importanti per eventi futuri, non soltanto a livello nazionale ma anche internazionale.
L’atletica italiana tra cultura sportiva e risultati internazionali
Stefano Mei ha richiamato l’attenzione sulle differenze tra l’atletica e altri sport, come il tennis, spesso più semplici da seguire per il pubblico. L’atletica resta uno sport dalla complessità articolata, con molte discipline e caratteristiche che richiedono una conoscenza più profonda per apprezzarne pienamente le sfumature.
Ha inoltre ricordato come l’atletica italiana possa vantare la presenza di 66 atleti classificati nella top 100 mondiale, sommando tutte le discipline. Questo dato rafforza la visione di uno sport vario e vivo in italia, con elementi capaci di competere su scala globale.
L’attenzione è rivolta anche alla Coppa Europa, competizione dove l’Italia parte con i favori del pronostico, e alla prossima Olimpiade di Parigi, per cui sono stati convocati 17 finalisti. Considerando che oltre 200 paesi nel mondo praticano l’atletica, questi dati sottolineano lo stato solido e il potenziale del movimento italiano.
Il presidente Fidal ribadisce così la fiducia nella crescita e nella tenuta della disciplina nel nostro paese, con atleti pronti a misurarsi ai massimi livelli e a consolidare l’importanza dell’atletica nello sport italiano.