Claudio Lotito sulla nazionale Italia e la situazione della Lazio: dichiarazioni dal festival della serie a
Claudio Lotito, presidente della Lazio, discute le sfide del calcio italiano e la gestione del club con Sarri, evidenziando l’importanza del merito e la necessità di rinnovamento nel sistema calcistico.

Claudio Lotito, presidente della Lazio, riflette sulle difficoltà della nazionale italiana, la gestione della squadra con Sarri e l'importanza del merito e della trasparenza nel calcio italiano, auspicando un necessario rinnovamento del sistema. - Unita.tv
Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha parlato a tuttomercatoweb.com durante il festival della serie A a Parma. Le sue parole hanno toccato diversi temi, dalla nazionale italiana alla sua esperienza alla guida della Lazio, passando per il rapporto con l’allenatore Sarri e le difficoltà incontrate nella stagione in corso. Queste dichiarazioni offrono uno spaccato diretto sulla situazione del calcio italiano e del club biancoceleste.
La nazionale italiana: nessun giudizio diretto ma preoccupazioni sul futuro
Lotito ha scelto di non esprimere un giudizio diretto sulla nazionale italiana, sostenendo che “non è di sua competenza e che non conosce le dinamiche interne della federazione.” Tuttavia, ha osservato che il risultato recente dimostra una squadra e un gioco lontani dai fasti del passato. La sua riflessione si concentra sul rischio concreto di non qualificarsi per il terzo mondiale consecutivo, un evento che definisce “drammatico per l’immagine e la credibilità del calcio italiano nel mondo.”
Secondo il presidente della Lazio, le ripetute sconfitte danneggiano l’intero sistema calcistico nazionale. In passato, l’Italia era considerata una delle nazioni calcistiche più forti, un riconoscimento che oggi appare messo in discussione. Lotito invita a riflettere su questa realtà senza trarre conclusioni affrettate, suggerendo che sarà la storia a esprimere giudizi più definitivi sull’operato degli attuali dirigenti e della federazione.
Il suo discorso richiama un interrogativo sulle cause di questi risultati negativi che si manifestano con una certa sistematicità, senza fornire risposte ma lasciando spazio a un’analisi seria da parte degli addetti ai lavori.
La gestione della lazio tra sfide e collaborazione con sarri
Sulla gestione della Lazio, Lotito ha sottolineato il buon rapporto e la stima reciproca con l’allenatore Sarri. Ha spiegato che entrambi condividono la consapevolezza di quello che la squadra può e deve fare, e di come cercheranno di trovare insieme le condizioni migliori per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Il presidente ha precisato che “una squadra non si costruisce come una collezione di figurine da collezione, ma inserendo giocatori funzionali al progetto tecnico e agli obiettivi stagionali.” Ha ricordato che la Lazio aveva tutte le carte in regola per ottenere certi risultati in questa stagione, ma il rendimento calato nella seconda parte del campionato ha impedito il raggiungimento di quelle aspettative.
Lotito ha posto infine una domanda diretta sull’assunzione di responsabilità: “quando la squadra non funziona, è chiaro secondo me che la responsabilità ricade su chi guida il club, ossia sul presidente.” La sua affermazione invita a riflettere sul ruolo dei vertici nella gestione delle difficoltà.
Riflessioni sul merito e sulle posizioni dirigenziali nel calcio italiano
L’intervento di Lotito si è concentrato anche sul concetto di merito nel calcio, un elemento che considera fondamentale. Ha detto che, nella sua esperienza, “quando un ruolo non produce risultati, dovrebbe essere chiaro e rispettoso dell’interesse collettivo assumere una posizione trasparente.”
Il presidente ha denunciato una situazione in cui spesso si tutelano solo redditi e posizioni personali, facendo sì che certe figure rimangano al loro posto a tempo indeterminato, anche senza conseguire risultati apprezzabili. Questo scenario, secondo Lotito, contribuisce a creare un danno per tutto il sistema.
Insiste sul fatto che la gestione dovrebbe basarsi solo sul merito e sui risultati concreti, come criterio primario per le scelte dirigenziali, senza lasciar spazio ad interessi personali o a protezioni ingiustificate. Questa posizione richiama una crescente attenzione nel calcio per trasparenza e responsabilità nella gestione sportiva ed economica.
Una richiesta implicita di rinnovamento nel calcio italiano
Le sue parole lasciano emergere una richiesta implicita di rinnovamento e revisione delle prassi consolidate, soprattutto in un momento in cui i risultati sul campo parlano chiaro e mostrano sofferenze che non possono più essere ignorate.