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Assemblea ucsi Lazio a Roma: focus sulle beatitudini del giornalista e il futuro dell’informazione

L’assemblea dell’Ucsi Lazio ha discusso etica e trasformazioni nel giornalismo, presentando le “beatitudini” del giornalista e il progetto “5M” per un’informazione più umana e inclusiva.

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L’assemblea Ucsi Lazio del giugno 2025 ha approfondito i valori etici del giornalismo, presentando le "beatitudini" professionali e il progetto “5M” per un’informazione più umana e pluralista, con un forte impegno di Ucsi Viterbo in formazione e partecipazione. - Unita.tv

L’assemblea dell’Ucsi Lazio si è svolta il 6 giugno 2025 al Pontificio Seminario Romano Maggiore di Roma con la presenza di rappresentanti da diverse province, tra cui la delegazione di Viterbo. La discussione ha approfondito i valori etici del giornalismo e le strategie per affrontare le trasformazioni in atto nella professione, con interventi di professionisti tra cui inviati, dirigenti e giornalisti specializzati.

Le beatitudini del giornalista: un quadro etico per la professione

Durante l’incontro, Vania De Luca, inviata del tg3, ha presentato una serie di principi, definiti beatitudini, che illustrano il comportamento ideale del giornalista e del comunicatore. Questi valori si concentrano sull’umiltà, ponendo al centro non il successo personale ma la notizia stessa. Si sottolinea l’importanza di dare voce agli esclusi, di non accettare compromessi e di coltivare la speranza nelle comunità.

Le beatitudini elencate includono il rifiuto di nascondersi dietro il potere, l’attenzione verso la libertà d’espressione e l’impegno nel denunciare ingiustizie per migliorare la società. Il giornalista deve saper equilibrare parola e silenzio, cercare sempre la verità anche a costo personale, e comunicare notizie positive, contribuendo alla pace e alla giustizia.

Questo codice morale ribadisce l’idea che chi fa informazione ha un ruolo centrale nella costruzione di una società più giusta e consapevole, andando oltre la mera trasmissione di fatti per abbracciare responsabilità e compassione verso il pubblico.

Aggiornamenti da ucsi nazionale

Il presidente nazionale vincenzo varagona ha aggiornato i presenti sui progetti in corso e sulle iniziative future dell’associazione. Ha ricordato come la campagna “delle antenne”, iniziata 5 anni fa e interrotta dalla pandemia, venga ora ripresa per indagare l’evoluzione della professione giornalistica e rafforzare il ruolo di Ucsi.

Per i prossimi sei mesi, a partire da fine giugno, un gruppo di colleghi contatterà le realtà regionali per ascoltare le opinioni e definire le strategie da adottare nel prossimo quadriennio. Il congresso nazionale previsto per gennaio 2026 aggiornerà anche lo statuto, adattandolo ai cambiamenti avvenuti.

Oltre le 5w: le 5m per un giornalismo umano e pluralista

Varagona ha inoltre ricordato il progetto “5M”, nato da un gruppo di lavoro ad Assisi, che intende ampliare la classica regola delle 5W con elementi come umanità, tempo, fonti, diritti e linguaggi. Il fine è riportare la persona al centro del giornalismo.

Lucandrea Massaro e Giacomo Mele hanno approfondito il tema delle 5M durante il convegno. Massaro, co editor di Aleteia italia, ha evidenziato come l’educazione al risultato abbia sostituito il rispetto per la persona e le sue fragilità. Ha invitato l’Ucsi a creare uno spazio che non riflettesse la logica di mercato ma un dialogo con gli editori per inserire più umanità nel lavoro giornalistico.

Secondo Massaro, l’emergere dell’intelligenza artificiale e la rivoluzione digitale spingono i giornalisti a uscire dalle redazioni per incontrare le persone, perché intelligenza e empatia non si potranno mai replicare con le macchine. Ottenere più linguaggi, diritti e libertà rafforza il valore umano oggi spesso marginalizzato.

Mele ha sottolineato il bisogno di moltiplicare punti di vista e linguaggi per raggiungere un’informazione meno polarizzata. Il giornalista deve capire il contesto dove si muove e sapere come usare nuovi strumenti per coinvolgere più fonti con un linguaggio chiaro e inclusivo.

Attività e impegni dell’Ucsi Viterbo: formazione e partecipazione

Wanda Cherubini, presidente dell’Ucsi Viterbo, ha illustrato le iniziative portate avanti negli ultimi anni dall’associazione locale. Viterbo propone eventi formativi deontologici in sinergia con la diocesi, apprezzati per la loro profondità e concretezza.

Tra questi, si ricordano il corso del 12 aprile 2023, dedicato alla verità nella notizia e con la partecipazione della sindonologa Emanuela Marinelli, e gli appuntamenti più recenti che hanno affrontato l’intelligenza artificiale e il ruolo del giornalista come testimone di speranza. Gli incontri coinvolgono esperti di comunicazione vaticana e docenti universitari.

Da tre anni Ucsi Viterbo partecipa alla Giornata della stampa, organizzata dal vescovo Orazio Francesco Piazza per la festa di san Francesco di Sales. Il 25 gennaio 2025, una delegazione ha preso parte al Giubileo mondiale della comunicazione, svolto in Vaticano, incontrando papa Francesco poco prima del suo ritiro forzato per motivi di salute.

L’associazione locale si riunisce ogni Natale per confrontarsi su quanto svolto e per pianificare il futuro, con l’obiettivo di alzare ulteriormente il livello spirituale, culturale e professionale, promuovendo un’etica solida e responsabile nel racconto della realtà.

Chiusura dell’assemblea con la preghiera e il passaggio della porta santa

Il convegno si è concluso con un momento di preghiera presso la basilica di san Giovanni in Laterano. I partecipanti hanno attraversato la Porta Santa, accompagnati da don Stefano Cascio, suggellando così idealmente il percorso di riflessione e rinnovamento etico iniziato nella giornata.

Questo gesto ha sottolineato l’importanza della dimensione spirituale e morale nel lavoro giornalistico, enfatizzando il legame tra comunicazione e valori umani fondamentali.