a viterbo il TusciaPride torna in piazza per i diritti di persone gay e trans con forte partecipazione
Il TusciaPride di Viterbo ha unito cittadini e istituzioni per promuovere i diritti LGBTQ+, con interventi politici e concerti, sottolineando l’importanza della visibilità e della lotta contro la discriminazione.

Sabato 7 giugno a Viterbo si è svolta la seconda edizione del TusciaPride, corteo per i diritti LGBTQ+ con ampio coinvolgimento di cittadini, istituzioni e associazioni, accompagnato da proposte politiche contro la discriminazione e un concerto finale in piazza Dante. - Unita.tv
Sabato 7 giugno le strade del centro storico di viterbo si sono animate dal corteo del TusciaPride, manifestazione dedicata ai diritti delle persone gay, lesbiche, queer e trans. La seconda edizione dell’evento ha richiamato numerosi partecipanti tra cittadini, associazioni studentesche, rappresentanti sindacali e famiglie arcobaleno, confermando un radicamento crescente sul territorio della provincia viterbese.
La mobilitazione politica e le proposte del consiglio comunale
Nel corso della manifestazione, esponenti del Partito Democratico hanno annunciato un’iniziativa di rilievo: due consigliere, Alessandra Troncarelli e Francesca Sanna, insieme ai colleghi Lina Delle Monache e Alvaro Ricci, hanno comunicato l’intenzione di presentare una mozione in consiglio comunale. La proposta mira a potenziare le misure contro la discriminazione basata sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere all’interno del contesto locale.
L’intervento politico segue la scia delle richieste che emergono dalle piazze in Italia e punta a creare un quadro più solido di tutele e diritti per una parte della cittadinanza spesso soggetta a marginalizzazione. La discussione in consiglio rappresenta una tappa cruciale per trasformare il vibrante appello della manifestazione in norme concrete.
La partenza del corteo e il coinvolgimento delle istituzioni locali
Il corteo è partito dal parcheggio delle fortezze, cuore della città, dove la sindaca Chiara Frontini ha voluto salutare personalmente gli organizzatori. Il suo gesto ha sottolineato l’attenzione dell’amministrazione comunale nei confronti di temi legati alla lotta contro ogni forma di discriminazione basata sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere. Mirko Giuggiolini, vicepresidente della manifestazione, ha omaggiato la sindaca con una scultura raffigurante porta romana, simbolo storico di viterbo.
L’evento ha visto la presenza di alcuni assessori comunali, tra cui Alfonso Antoniozzi, Elena Angiani ed Emanuele Aronne, impegnati in un confronto diretto con gli attivisti. La partecipazione delle istituzioni, in questa occasione, ha rappresentato un segnale di apertura e sostegno al movimento, con l’obiettivo di rafforzare la promozione dei diritti civili sul territorio cittadino.
Il percorso e la conclusione con il concerto in piazza Dante
Il corteo ha attraversato le vie principali di viterbo al ritmo di brani celebri di Raffaella Carrà e Lady Gaga, due icone molto amate dalla comunità LGBTQ+. Lungo il tragitto, diversi interventi dal “palco mobile” hanno offerto spunti di riflessione oltre a momenti di intrattenimento.
L’evento ha ricevuto il patrocinio di 28 comuni della provincia, segno di una diffusione territoriale significativa e di un riconoscimento crescente. La giornata si è conclusa in piazza Dante, dove fino a tarda notte si sono susseguiti concerti gratuiti con esibizioni di giovani performer e band della zona, stabilendo così un legame diretto tra il movimento per i diritti LGBTQ+ e la scena culturale locale.
Gli ospiti e il messaggio centrale della manifestazione
Diversi ospiti si sono alternati al microfono, manifestando gratitudine verso gli organizzatori e ribadendo l’importanza di scendere in piazza per “gridare di esistere”. Tra questi spiccava Priscilla Drag, nome d’arte di Mariano Gallo, una drag queen nota a livello nazionale. Priscilla si è definita la “zia del TusciaPride” e ha insistito sull’importanza del voto, considerato lo strumento più potente a disposizione di chi vuole incidere sui diritti.
Durante il corteo, Priscilla Drag ha più volte sottolineato che la presenza pubblica rimane la forma di resistenza più efficace contro ogni forma di pregiudizio e discriminazione. La sua performance, insieme a quella di Gioffrè, ha contribuito a mantenere alta l’energia della manifestazione, legando musica, visibilità e attivismo.