Viterbo approva all’unanimità il nuovo peba per eliminare barriere architettoniche e sensoriali
Il comune di Viterbo ha aggiornato il piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, includendo anche difficoltà sensoriali e cognitive, per migliorare l’accessibilità degli spazi pubblici.

Il Comune di Viterbo ha aggiornato il piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, ampliandolo anche a ostacoli sensoriali e cognitivi, con l’obiettivo di rendere la città più accessibile e inclusiva. - Unita.tv
Il comune di viterbo ha aggiornato il piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche , uno strumento fondamentale per migliorare l’accessibilità degli spazi pubblici. Dopo anni di attesa, la commissione urbanistica ha approvato all’unanimità un documento rivisto e aggiornato, che tiene conto non solo delle difficoltà motorie, ma anche di quelle sensoriali e cognitive. Il piano ora dovrà passare al consiglio comunale per il via libera definitivo.
L’evoluzione del piano peba e la sua importanza
Il peba, originariamente nato nel 2008 con validità decennale, era scaduto nel 2018 senza essere stato aggiornato. Solo nel 2025, quasi sette anni dopo la scadenza prevista, si è finalmente arrivati a una revisione complessiva del documento. Il piano riprende i temi fondamentali legati all’abbattimento delle barriere che limitano la mobilità delle persone con disabilità, con un’attenzione più ampia rispetto al passato.
Il nuovo peba non si concentra più solo sulle barriere architettoniche, ma include elementi sensoriali e cognitivi, necessari per una città più inclusiva. L’obiettivo è migliorare l’accesso e gli spostamenti nelle vie pubbliche, nelle piazze, negli edifici pubblici, nelle scuole e negli uffici. Questi ambienti devono diventare fruibili per chi affronta problematiche legate a sensibilità diverse, oltre a chi ha difficoltà motorie.
Presentazione e contenuti del piano da parte dell’assessore aronne
L’assessore all’urbanistica, emanuele aronne, ha illustrato in commissione i contenuti principali del piano. Ha esaminato la situazione attuale dell’accessibilità alle strutture pubbliche, sottolineando anche la necessità di intervenire sulla viabilità urbana. Una parte importante della relazione ha riguardato la stima dei costi per intervenire in modo concreto sull’abbattimento delle barriere, per trasformare le criticità in punti di accesso agevolati.
Nella sua presentazione, aronne ha evidenziato il fatto che, pur con alcuni nodi ancora da sciogliere, il documento rappresenta un passo avanti rispetto alla vecchia versione scaduta da tempo. L’attenzione si è rivolta soprattutto alla realizzazione di percorsi e spazi privi di ostacoli, con un accento su come migliorare la qualità della vita per chi incontra difficoltà nel muoversi e nell’accedere ai servizi pubblici.
L’intesa tra maggioranza e opposizione e le prospettive future
In commissione urbanistica, il peba ha ottenuto il sostegno unanime, facendo convergere maggioranza e opposizione. Il capogruppo del pd, alvaro ricci, ha messo in evidenza il valore dello strumento per sostenere l’amministrazione nel reperire finanziamenti necessari ai lavori. Ricci ha spiegato che, benchè il piano non elimini completamente le difficoltà di accesso in città, può limitarle e migliorarle.
Il documento è pensato non solo per l’ambito pubblico, ma anche per coinvolgere il settore privato. La speranza è che i costruttori e i proprietari di immobili adottino criteri di accessibilità consapevoli quando realizzano nuove strutture. Un approccio che, nel tempo, dovrebbe modificare l’aspetto e la funzionalità della città per accogliere tutti, indipendentemente dalle capacità fisiche o sensoriali.
Il futuro del peba a viterbo
Ora il peba seguirà il percorso consiliare, dove la discussione porterà al voto definitivo per l’approvazione. Solo dopo questo passaggio il comune potrà mettere in atto gli interventi previsti, avviando lavori e iniziative per rendere viterbo più accessibile e inclusiva in modo concreto.