Home » Un organetto pieno di ciliegie: musica e tradizioni storiche a celleno durante la festa

Un organetto pieno di ciliegie: musica e tradizioni storiche a celleno durante la festa

Sabato 7 giugno, a Celleno, si svolgerà un evento musicale nella piazza Enrico Castellani, parte della XXXVIII Festa delle Ciliegie, con organetti e contributi di esperti locali.

Un_organetto_pieno_di_ciliegie

Sabato 7 giugno a Celleno, nella suggestiva piazza Enrico Castellani, si terrà uno spettacolo musicale con organetti d’epoca e moderni, parte della XXXVIII Festa delle Ciliegie, che unisce musica, cultura e tradizioni locali. - Unita.tv

Sabato 7 giugno, nel centro storico di Celleno, si terrà uno spettacolo musicale in piazza Enrico Castellani, protagonista della XXXVIII Festa delle Ciliegie. L’evento propone un viaggio fra musiche d’epoca e melodie più recenti, fra sapori e danze autentiche. L’Associazione Benvenuto Cellini porta avanti questa tradizione unica, dedicata agli organetti e alle atmosfere popolari del passato, celebrando il patrimonio culturale del borgo fantasma di Celleno, in provincia di Viterbo.

La location: piazza enrico castellani e il fascino del borgo fantasma di celleno

Piazza Enrico Castellani, situata nel centro del borgo antico di Celleno, sarà teatro dell’evento musicale del 7 giugno. Il borgo stesso è noto come il “borgo fantasma” per la sua struttura medievale quasi intatta e per gli edifici disabitati, che conservano suggestioni storiche profonde e un’atmosfera quasi sospesa. La piazza accoglierà pubblico e artisti, offrendo un contesto che richiama le feste popolari dell’Ottocento e dei primi anni del Novecento, quando momenti di condivisione come questo avvenivano spontaneamente tra suoni e danze. La scelta del luogo sottolinea il legame stretto con la tradizione musicale e culturale locale, dando forza e credibilità all’evento.

Suoni d’epoca e contemporanei: la collezione di mario valentini e il contributo di fiore benigni

Il cuore dello spettacolo sono gli organetti, strumenti musicali da strada molto diffusi nei secoli passati e oggi custoditi con attenzione da collezionisti. Mario Valentini porterà in scena organetti antichi della sua collezione, riconosciuta fra le più importanti a livello nazionale. Questi strumenti, risalenti a epoche diverse, faranno risuonare melodie autentiche che un tempo accompagnavano le feste popolari. Accanto a lui, Fiore Benigni suonerà organetti più moderni, creando un dialogo fra passato e presente attraverso il suono. Questa combinazione offre un’esperienza sonora che richiamerà gli spettatori a rivivere atmosfere dimenticate, ricche di memoria e tradizione.

La partecipazione di esperti e artisti: un mix fra storia, letteratura e sapori

Sul palco si alterneranno figure di rilievo legate alla cultura locale. Rossella Catanese, docente di Narrazioni Audiovisive all’Università della Tuscia, porterà una dimensione accademica e narrativa all’evento. Mario Valentini, oltre a suonare, racconterà la storia degli organetti e della musica meccanica. Realino Dominici interverrà con poesie improvvisate, offrendo uno spaccato di creatività in tempo reale. Saverio Senni, docente all’Università della Tuscia e “ciliegiologo” riconosciuto, guiderà la serata, introducendo le varie fasi e coordinando i collegamenti tra musica, letteratura e gastronomia. Nel finale, a tutti i presenti saranno offerte ciliegie raccolte a Celleno, un omaggio ai sapori locali che arricchisce la manifestazione.

La festa delle ciliegie: un evento che unisce cultura, musica e tradizione agricola

La manifestazione si inserisce in un programma più ampio, la XXXVIII Festa delle Ciliegie, tradizione consolidata nel territorio di Celleno. Questa festa celebra la ciliegia, prodotto tipico locale, con appuntamenti che riguardano arte, musica, gastronomia e cultura popolare. L’evento dedicato agli organetti si distingue per la sua originalità e per la capacità di connettere elementi diversi: dalla storia degli strumenti musicali alla valorizzazione dei prodotti agricoli locali. Ogni anno la festa accoglie visitatori e appassionati, consolidando il legame fra il borgo, la sua memoria e le occasioni di socialità che mantiene vive le radici del territorio.