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Incendio alla facoltà di agraria di viterbo: danni gravi in uno dei centri scientifici più importanti

Un incendio alla facoltà di agraria dell’università della Tuscia a Viterbo provoca danni ingenti, minacciando le attività didattiche e l’importante legame tra ateneo e comunità locale.

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Un incendio ha gravemente danneggiato la facoltà di agraria dell’università della Tuscia a Viterbo, centro di eccellenza per la formazione e la ricerca agraria, suscitando preoccupazioni per la ripresa delle attività didattiche e l’impatto sulla comunità universitaria e locale. - Unita.tv

La facoltà di agraria dell’università della Tuscia a viterbo è stata colpita da un incendio che ha causato ingenti danni. Questo polo accademico rappresenta un punto di riferimento nazionale per la formazione e la ricerca nel campo agrario. Le fiamme hanno mandato in fumo parte degli edifici che ospitano laboratori e aule, sollevando preoccupazioni sulla ripresa delle attività didattiche e sull’impatto sull’intera comunità universitaria.

La facoltà di agraria, una colonna portante dell’ateneo viterbese

Fondata negli anni ’70, la facoltà di agraria è stata per lungo tempo il biglietto da visita dell’università della Tuscia. Primo e unico dipartimento per anni, ha rappresentato l’identità e la missione stessa dell’ateneo, collocandosi come protagonista negli ambienti scientifici italiani. Per i viterbesi, parlare dell’Unitus significa spesso pensare subito a agraria, segno dell’importanza che ha avuto nel tessuto locale.

Nel corso degli anni la facoltà ha dovuto affrontare il calo degli iscritti in altri ambiti, come beni culturali o scienze della comunicazione, spingendo l’ateneo a rivedere i programmi formativi con l’introduzione di nuovi corsi. Agraria, tuttavia, ha continuato a mantenere un ruolo centrale. La sua presenza nel complesso universitario in zona Riello, vicino al tribunale, la distingue dai poli di Santa Maria in Gradi dove si trova il rettorato.

Un percorso di crescita segnato da sfide e riconoscimenti

In passato, chi sceglieva di iscriversi a agraria lo faceva spesso contro i pregiudizi delle scuole superiori locali, che privilegiavano atenei storici come la Sapienza di Roma o quelli di Siena e Perugia. La facoltà di scienze forestali ha invece saputo costruire, anche grazie a metodi didattici avanzati e ricerca sul campo, una reputazione solida. Nel tempo questa reputazione ha spinto molti studenti della provincia a restare e investire nel proprio territorio, contribuendo a creare professionalità specializzate.

Questa scelta ha rafforzato il legame tra università e comunità: agraria è riconosciuta come un centro capace di portare innovazione e competenze fondamentali per l’economia locale. Gli studenti laureati hanno aperto attività in agricoltura sostenibile e gestione delle risorse naturali, settori che rispecchiano le vocazioni produttive della provincia di Viterbo.

Agraria come fulcro di integrazione tra università e territorio

Le associazioni di categoria locali hanno evidenziato come la facoltà di agraria sia un ponte tra la ricerca scientifica e l’economia reale. La provincia di Viterbo, con la sua forte tradizione agricola, offre terreno fertile per sperimentazioni, studi, e applicazioni dirette sul campo. Il rapporto tra docenti, studenti e aziende agricole ha costruito progetti concreti di sviluppo.

Dal punto di vista urbano, la presenza della facoltà contribuisce a far vivere la città, portando studenti, ricercatori e eventi che diversificano l’offerta oltre al turismo. Dopo la chiusura delle basi militari, Viterbo ha perso una parte della sua economia e questo centro scientifico è considerato strategico per ricostruire un’identità basata su conoscenza e lavoro genuino.

L’incendio e le conseguenze sulla comunità accademica

Il rogo ha colpito una palazzina della facoltà, distruggendo laboratori e spazi utili per la didattica. Nessuno è rimasto ferito, ma i danni materiali ammontano a milioni di euro. L’ordine degli agronomi e dei dottori forestali ha espresso solidarietà a docenti e studenti, sottolineando l’importanza di intervenire rapidamente per ricostruire.

La priorità ora è assicurare la continuità nell’attività formativa e di ricerca, attraverso soluzioni temporanee e la pianificazione di interventi strutturali. Le istituzioni locali e universitarie sono chiamate a collaborare per riportare la facoltà ai livelli precedenti, garantendo il ruolo che ha avuto come centro scientifico di eccellenza.

Lo sviluppo futuro dell’ateneo e della città passa anche dalla capacità di affrontare questo trauma e mantenere viva l’offerta educativa, dunque la facoltà di agraria resta un elemento cruciale per la crescita economica, culturale e sociale di Viterbo e dell’intera regione.