Incendio alla facoltà di agraria dell’università della Tuscia, i vigili del fuoco denunciano carenze nei mezzi e nel personale
Incendio alla facoltà di agraria dell’Università degli Studi della Tuscia a Viterbo: intervento rapido dei vigili del fuoco, ma emergono gravi carenze di mezzi e personale nel comando locale.

Un incendio nella facoltà di agraria dell’Università della Tuscia a Viterbo è stato domato grazie a un intervento coordinato, ma ha evidenziato gravi carenze di mezzi obsoleti e personale insufficiente nei vigili del fuoco locali. - Unita.tv
Un rogo è scoppiato nella mattinata di ieri alla facoltà di agraria dell’università degli studi della Tuscia a Viterbo. I vigili del fuoco hanno domato le fiamme in poche ore con il supporto di colleghi provenienti da Roma e Rieti, oltre a personale dell’esercito. Dietro l’intervento efficace, però, emerge una situazione critica per il comando locale, stretto tra mezzi inadeguati e una carenza preoccupante di personale.
L’incendio alla facoltà di agraria: intervento rapido e coordinato
L’allarme è scattato nella mattinata di ieri, quando un incendio ha interessato la facoltà di agraria dell’università della Tuscia a Viterbo. I vigili del fuoco di Viterbo sono intervenuti immediatamente, riuscendo a contenere e spegnere le fiamme nel giro di poche ore. Per affrontare l’emergenza, hanno ricevuto l’appoggio di squadre provenienti dalle sedi di Roma e Rieti, con equipaggiamento e personale specializzato. Anche le caserme dell’esercito nelle vicinanze hanno inviato uomini e mezzi per agevolare le operazioni.
Le modalità dell’intervento hanno evidenziato la capacità di coordinamento tra diverse realtà di soccorso, cruciale per limitare i danni. L’edificio più colpito si trova all’interno del campus universitario e ospita laboratori e aule. Le autorità accademiche non hanno ancora fornito dettagli precisi sulle cause dell’incendio, che al momento resta sotto indagine. Al netto del risultato positivo nel controllo dell’incendio, le condizioni operative dei vigili del fuoco locali sono state messe in luce da una denuncia chiara.
Mezzi obsoleti e fuori uso, la denuncia del sindacato dei vigili del fuoco
Il segretario regionale per il Lazio del CONAPO, sindacato autonomo vigili del fuoco, Danilo Martoni, ha fatto emergere una situazione di grave carenza nel parco mezzi del comando di Viterbo. Secondo quanto dichiarato, l’auto pompa serbatoio utilizzata nell’intervento rientra tra i veicoli più anziani in servizio, risalente agli anni ’90. La presenza di un’autoscala più recente non compensa l’usura dimostrata dal resto della flotta.
Martoni ha evidenziato che su sette APS a disposizione, sei sono ferme in officine autorizzate per riparazioni, senza una data certa per il ritorno operativo. È rimasta attiva solo una autoscala, mentre altre tre unità simili risultano inutilizzabili. Anche l’autogru da tempo è assente, ferma per guasti prolungati. I mezzi di colonna mobile, fondamentali per lo spostamento in caso di grandi emergenze, non sono stati sostituiti da anni e presentano un’età media superiore a quarant’anni, rendendoli praticamente inutilizzabili.
La situazione descritta mette a rischio sia gli operatori impegnati nelle missioni sia la sicurezza sociale. Mezzi obsoleti e difettosi limitano la tempestività e l’efficacia del soccorso, specie in scenari complessi come incendi estesi o calamità naturali. L’allarme del rappresentante sindacale punta una luce sui ritardi nella manutenzione e nel rinnovo del parco mezzi, che rendono il servizio meno sicuro e meno affidabile.
Carenza di personale e difficoltà nel reclutamento
Oltre ai problemi tecnici, il comando di Viterbo soffre di una significativa mancanza di personale. Danilo Martoni ha richiamato l’attenzione sulla scarsità di vigili attivi. I nuovi inserimenti previsti con i prossimi trasferimenti appaiono insufficienti rispetto ai pensionamenti in corso, con un saldo negativo in tutto l’organico. Anche i capi squadra, figura essenziale nelle operazioni, risultano in numero ridotto e con nuove assunzioni non in grado di colmare il deficit.
La penuria riguarda anche i funzionari tecnici e il personale amministrativo. Queste mancanze complicano la gestione quotidiana dell’attività operativa e organizzativa. Le carenze influenzano la capacità di risposta immediata agli interventi e aumentano i rischi sia per i cittadini che per chi è impegnato nei soccorsi. Le difficoltà nello svincolo di nuove risorse umane impediscono di far fronte alle esigenze di un comando che opera in un’area estesa e variegata come quella di Viterbo.
Un quadro critico per la sicurezza locale
Il quadro delineato dal sindacato mette in evidenza una crisi strutturale che rischia di compromettere la sicurezza pubblica. La situazione del comando locale evidenzia come la mancata attenzione alle dotazioni e al personale possa compromettere l’efficacia degli interventi in situazioni di emergenza, nonostante l’impegno e la dedizione di chi lavora sul campo.