Il Brescia calcio rischia di non iscriversi al campionato per problemi economici imminenti
Il Brescia calcio è a rischio esclusione dal campionato per mancati pagamenti di stipendi e contributi, con incertezze sulla cessione del club e una storia di 114 anni in pericolo.

Il Brescia Calcio rischia l’esclusione dal prossimo campionato per mancati pagamenti di stipendi e contributi, con conseguenze gravi per la sua storica attività e in attesa di una decisiva cessione societaria. - Unita.tv
Il Brescia calcio si trova a un passo da una crisi grave: scadono oggi i termini per pagare stipendi e contributi di marzo e aprile e al momento i soldi non ci sono. Senza questi pagamenti la società rischia la mancata iscrizione al prossimo campionato, una situazione che metterebbe in forse 114 anni di storia del club. Le tensioni aumentano, il tempo si stringe e le trattative per la cessione del club non hanno ancora portato a un accordo definitivo.
Scadenze imminenti e situazione finanziaria critica del brescia calcio
Il termine per versare stipendi e contributi previdenziali relativi ai mesi di marzo e aprile è fissato per domani alle 15. Ancora non si hanno certezze sul fatto che il Brescia riesca a rispettare questi pagamenti, elementi fondamentali per l’iscrizione al campionato professionistico. La società è stata penalizzata di otto punti e retrocessa in serie C dal tribunale nazionale federale dopo aver utilizzato crediti d’imposta inesistenti per coprire i contributi di febbraio e aprile.
Questa vicenda ha aggravato la situazione finanziaria del club, già sotto forte pressione. Senza il versamento dovuto, il Brescia potrebbe essere escluso dal campionato. Al momento non sono presenti nel conto corrente né nel conto di Brescia Holding -la società che controlla il club- i fondi necessari per chiudere le scadenze. Fra questi anche la rata di 480mila euro all’agenzia delle entrate legata a un accordo da firmare.
Accordo con l’agenzia delle entrate e ruolo di massimo cellino
Massimo Cellino, proprietario del Brescia, ha in mano un’intesa con l’agenzia delle entrate. Prevede il pagamento in cinque rate da 480mila euro ciascuna per regolarizzare i contributi. Finora però Cellino non ha firmato l’accordo, una mossa che blocca il versamento della prima rata. La firma è condizione necessaria per il pagamento che consentirebbe all’operazione di andare avanti.
Dietro questa situazione compare il nodo della cessione del club. Cellino vorrebbe vedere un versamento da parte di un fondo statunitense prima di impegnarsi nell’iscrizione al campionato. Il tempo stringe, ma la decisione finale resta in sospeso. Intanto Cellino ha comunque provveduto a pagare gli stipendi ai tredici dipendenti del club, una mossa che ha cercato di calmare gli animi sul breve termine.
Trattative per la cessione e tensioni con il fondo americano di marroccu
Il fondo americano interessato all’acquisto è rappresentato da Francesco Marroccu, dirigente sportivo che ha ricoperto il ruolo di direttore generale proprio al Brescia. Il gruppo di investitori si aspetta che Cellino iscriva la squadra al campionato; solo dopo il via libera ufficiale sarebbero pronti a concludere l’acquisto.
L’accordo ipotizzato prevede un pagamento a Cellino da tre milioni di euro solo se il Brescia rimarrà in serie C. Se invece la squadra fosse riammessa in serie B, l’importo salirebbe a sei milioni. La difficoltà nasce dal fatto che, senza la certezza dell’iscrizione, gli investitori non vogliono sborsare la cifra. Dall’altra parte, Cellino non può completare l’iscrizione senza che quei fondi siano già disponibili.
Questa stasi causa una forte pressione sul club e sulla tifoseria. La convocazione di una protesta sotto la sede del Brescia, rimandata solo pochi giorni fa, fa capire quanto sia tesa la situazione in città.
Risvolti sportivi e minacce sulla storia del club
Un mancato pagamento e la mancata iscrizione al campionato metterebbero fine a 114 anni di attività del Brescia calcio. A rischio non c’è solo la stagione sportiva ma la stessa esistenza del club. Il coinvolgimento del tribunale nazionale federale ha già pesantemente complicato la situazione sportiva con la penalizzazione e la retrocessione.
Il futuro rimane incerto. Il Brescia si trova a un bivio decisivo tra saldare rapidamente i debiti o trovarsi escluso dai campionati professionistici. La scadenza di domani darà un segnale chiaro, con pochi margini di manovra. Intanto la città osserva preoccupata una società che potrebbe dover affrontare conseguenze pesanti in tempi molto brevi.