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A palazzo farnese di caprarola tornano le occasioni farnesiane con studenti e studiosi del territorio

Riprendono le “Occasioni farnesiane” a Palazzo Farnese di Caprarola, coinvolgendo studenti e studiosi nella valorizzazione della storia e dell’eredità dei Farnese nel territorio della Tuscia.

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Il progetto "Occasioni farnesiane" a Palazzo Farnese di Caprarola coinvolge studenti e studiosi nella valorizzazione della storia e dell’eredità culturale dei Farnese nella Tuscia, unendo attività didattiche, ricerche accademiche e iniziative pubbliche. - Unita.tv

L’attività culturale attorno a palazzo farnese di caprarola riprende con le “Occasioni farnesiane”, eventi che coinvolgono studenti delle scuole superiori e studiosi universitari intorno alla storia e all’eredità dei farnese nel territorio della tuscia. Questa iniziativa prosegue il terzo ciclo del progetto Pcto Tuscia farnesiana, promosso dal dipartimento beni culturali dell’università della tuscia, rivolto alle scuole della provincia di viterbo, e si affianca alle ricerche accademiche coordinate da docenti esperti, impegnati a tramandare la memoria storica e artistica legata alla famiglia Farnese.

Coinvolgimento degli studenti nel progetto tuscia farnesiana

Venerdì scorso, presso l’aula magna del dipartimento DISTU a viterbo, si è svolta la giornata conclusiva del progetto Pcto Tuscia farnesiana. I luoghi, gli oggetti, la memoria, che ha coinvolto gli studenti del liceo Mariano Buratti di viterbo, dell’I.I.S. Alessandro Farnese di vetralla e dell’I.I.S. Antonio Meucci di ronciglione. Seguendo la guida dei docenti universitari Paolo Marini, professore associato di filologia italiana, ed Enrico Parlato, professore ordinario di storia dell’arte moderna, i ragazzi hanno portato avanti lezioni e sopralluoghi sul territorio, studiando la presenza farnesiana.

L’incontro si è aperto con il saluto di Laura Pace Bonelli, dirigente scolastico del Meucci, che ha sottolineato l’importanza della cultura e della conoscenza dei siti farnesiani. Ha espresso soddisfazione per i risultati ottenuti e auspicato la prosecuzione del percorso anche l’anno prossimo. Durante la mattinata, gli studenti, divisi in gruppi, hanno illustrato le loro presentazioni, frutto di un lavoro approfondito sui luoghi e sulla memoria farnesiana. Al termine, sono stati consegnati gli attestati di partecipazione, concludendo una esperienza formativa incentrata sul patrimonio della tuscia.

Approfondimenti e ricerche universitarie sul mondo farnesiano

Nel pomeriggio, nella sala di Giove del palazzo di caprarola, si è tenuto il primo incontro del secondo ciclo di Occasioni farnesiane, dedicato ai progetti di ricerca di interesse nazionale coordinati dai professori Parlato e Marini. Il focus era rivolto a studi sull’età del gran cardinale Alessandro Farnese e all’archivistica legata alla famiglia. A introdurre l’evento sono stati i saluti delle dottoresse Adele Trani e Marta Giuseppina Ragozzino, neo direttrice delle ville monumentali della tuscia.

La conferenza ha visto protagonisti Concetta Damiani e Pierluigi Feliciati, che hanno presentato il loro volume “I Farnese tra Roma, Parma e Napoli: una storia archivistica. Dispersioni, perdite e prospettive per la ricerca” . I due studiosi hanno raccontato le vicende degli archivi farnesiani, spesso gravati da incendi, spostamenti e danneggiamenti, presenti tra le città di Parma e Napoli, con Roma come centro principale. Feliciati ha paragonato le vicende documentali a trame degne di una serie televisiva, dando voce a dispute familiari, guerre mondiali e vicende amministrative.

Sfide e prospettive nella gestione degli archivi farnesiani

La gestione degli archivi farnesiani si presenta complessa, a causa della stratificazione prodotta da spostamenti e trascrizioni nel corso di secoli. La documentazione di Parma si affianca a quella conservata a Napoli, quest’ultima rimasta per anni nelle cantine di Palazzo Reale prima di essere trasferita alla Reggia di Capodimonte. Concetta Damiani ha spiegato come si renda necessario un lavoro di ricostruzione logica dei documenti per garantire una corretta comprensione della loro storia.

Feliciati ha indicato come soluzione la creazione di una rete tra istituti e studiosi, capace di mettere a sistema competenze differenziate e agevolare lo scambio di informazioni. L’idea di un centro interateneo, in grado di ospitare l’interazione tra ricercatori, è stata sostenuta dai professori Marini, Parlato e Procaccioli, impegnati da tempo nella realizzazione dell’enciclopedia farnesiana. Quest’ultima costituirà un archivio digitale e un luogo virtuale in cui far convergere studi e materiali provenienti da diverse fonti, favorendo unire conoscenze e metodi di ricerca.

Appuntamenti futuri e approfondimenti artistici a palazzo farnese

Il ciclo delle Occasioni farnesiane proseguirà sabato 7 giugno alle 17, sempre a palazzo farnese di caprarola, con un nuovo evento gratuito aperto al pubblico. La storica dell’arte Elisabetta Giffi affronterà il tema dei ritratti di Annibal Caro conservati all’interno del palazzo e in altre sedi legate ai Farnese. Questo incontro offrirà un’occasione per esplorare ulteriori aspetti della produzione artistica del periodo, in dialogo con la storia e la memoria familiare.

L’iniziativa continua così a richiamare scuola, università e pubblico in un confronto diretto che valorizza il patrimonio culturale della tuscia e la figura dei Farnese, attraverso studi accurati e iniziative rivolte a più generazioni. Palazzo Farnese resta un punto di riferimento per chi vuole conoscere le radici di una storia che si dipana tra arte, politica e famiglia.