Vertici del basket italiano si confrontano dopo le tensioni nei playoff di serie a2 fra rimini e forlì
Incontro tra basket italiano e Ministero dell’Interno per affrontare la violenza nei playoff di serie A2, con focus su misure di sicurezza e prevenzione disordini futuri.

Vertice tra i vertici del basket italiano e il Ministero dell’Interno per migliorare la sicurezza e prevenire violenze durante i playoff di serie A2, con l’obiettivo di sviluppare un protocollo condiviso che eviti partite a porte chiuse e garantisca l’ordine negli eventi sportivi. - Unita.tv
L’incontro tra i responsabili del basket italiano e il rappresentante del Ministero dell’Interno è avvenuto in seguito agli episodi di violenza durante i playoff di serie A2 tra Rivera Banca Basket Rimini e Unieuro Forlì. La discussione si è focalizzata sulle misure di sicurezza adottate e sulla necessità di prevenire disordini futuri, soprattutto dopo la decisione di giocare alcune gare a porte chiuse.
Motivi dell’incontro e contesto dei playoff serie a2
L’attenzione si è concentrata sulle semifinali di playoff di serie A2 tra Rimini e Forlì, che hanno subito un’importante svolta dopo gli scontri avvenuti tra tifosi prima della gara due al palazzetto di Rimini. La gravità degli incidenti ha portato la prefettura di Forlì-Cesena a disporre che le partite tre e quattro si giocassero senza pubblico, una decisione suggerita dall’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive. Questa misura ha alimentato la preoccupazione sul futuro delle partite, spingendo i vertici della Lega Nazionale Pallacanestro a convocare un confronto diretto con la Federazione Italiana e il Ministero dell’Interno.
Le partite a porte chiuse hanno rappresentato una risposta immediata e drastica per garantire ordine e sicurezza. Un intervento di questo tipo punta a evitare ulteriori tensioni sul campo e nella tifoseria, ma allo stesso tempo solleva interrogativi sulla gestione complessiva degli eventi sportivi. L’appuntamento ha permesso ai protagonisti di avviare una riflessione sulle cause profonde dei disordini e sulle possibili strategie per evitare il ripetersi di situazioni analoghe nelle prossime stagioni.
Partecipanti all’incontro e ruoli istituzionali coinvolti
Alla riunione hanno preso parte i principali esponenti del basket italiano: Francesco Maiorana, presidente della Lega Nazionale Pallacanestro responsabile della serie A2 e serie B, Giovanni Petrucci, presidente della Federazione Italiana Pallacanestro, e Maurizio Improta, presidente dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive del Ministero dell’Interno. Ogni figura ha portato sul tavolo la propria esperienza e le competenze specifiche legate al mondo del basket e alla sicurezza pubblica durante le manifestazioni sportive.
Maiorana ha voluto sottolineare la necessità di tutelare il regolare svolgimento delle partite, soprattutto in campionati popolari come la serie A2 e la serie B, dove la passione degli appassionati può sfociare in comportamenti pericolosi. Petrucci rappresenta l’organo federale che sovrintende agli aspetti tecnico-sportivi, con particolare attenzione alle politiche che garantiscano un ambiente di gioco sereno e privo di rischi. Improta ha illustrato la funzione dell’osservatorio, istituito proprio per monitorare e prevenire le criticità connesse alle manifestazioni sportive, suggerendo interventi efficaci sulla sicurezza.
Questo incontro ha messo a confronto i ruoli istituzionali, con l’obiettivo di creare una collaborazione che superi le tensioni del momento e affronti con concretezza le sfide organizzative e di ordine pubblico.
Sviluppi futuri e progetto di protocollo comune per la sicurezza
La discussione si è orientata verso la formulazione di un metodo condiviso che possa garantire la sicurezza nei campionati di serie A2 e serie B. Nel rispetto dei rispettivi compiti, i partecipanti hanno ribadito l’esigenza di individuar strategie comuni per assicurare che le partite si svolgano senza interruzioni o rischi di incidenti. Si valuta la possibilità di redigere un protocollo che fissi regole precise e coordinate tra lega, federazione e ministero dell’interno.
Un documento di questo tipo potrebbe indicare criteri per la gestione dei match a rischio, definendo le misure preventive, le modalità di intervento in caso di disordini, la collaborazione tra forze dell’ordine e organizzatori, nonché le eventuali sanzioni per comportamenti violenti o irregolari. Il protocollo si propone di superare le soluzioni emergenziali adottate finora, puntando a una pianificazione più attenta e a lungo termine.
La volontà di evitare partite a porte chiuse, che limita la partecipazione del pubblico e altera l’atmosfera sportiva, spinge a lavorare su alternative più efficaci. Ciò anche per tutelare le società, i giocatori e soprattutto i tifosi appassionati che vogliono vivere lo sport senza eccessi e pericoli.
L’incontro ha segnato un passo concreto verso un coordinamento maggiore tra le autorità sportive e di sicurezza, indispensabile per affrontare situazioni di tensione soprattutto in gare a forte coinvolgimento emotivo come quelle dei playoff di serie A2.