Sciopero nazionale alle poste italiane il 3 giugno con adesione all’8,36% senza disservizi significativi
Sciopero nazionale indetto da slc cgil e uilpost il 3 giugno per contestare il piano industriale di poste italiane, con adesione moderata dell’8,36% e servizi essenziali garantiti.

Il 3 giugno, SLC CGIL, UILPOST e sindacati di base hanno promosso uno sciopero nazionale contro le riorganizzazioni di Poste Italiane, garantendo però i servizi essenziali; l’adesione è stata dell’8,36%, senza disagi significativi per gli utenti. - Unita.tv
Lo scorso 3 giugno, le organizzazioni sindacali slc cgil e uilpost insieme ad alcuni gruppi del sindacato di base hanno promosso uno sciopero nazionale. La mobilitazione riguarda le modifiche previste nel piano industriale di poste italiane e le riorganizzazioni aziendali sancite dagli accordi sindacali del luglio, novembre e dicembre 2024. Il presidio è avvenuto senza blocchi dei servizi essenziali, rispettando la normativa vigente.
Motivazioni dello sciopero e contesto sindacale
Le sigle slc cgil e uilpost hanno convocato lo sciopero in risposta alle novità introdotte dal piano industriale di poste italiane e dagli accordi firmati nell’ultima parte del 2024. Questi provvedimenti includono riorganizzazioni interne e nuovi assetti operativi che, secondo i sindacati, impattano sulle condizioni di lavoro dei dipendenti. Le segnalazioni di disaccordo hanno coinvolto anche alcune realtà del sindacato di base, che si sono affiancate alle confederazioni maggiori nella protesta.
Il piano industriale e le tensioni correlate
Il piano industriale, implementato dall’azienda postale per adeguarsi ai cambiamenti del mercato e alle nuove esigenze di servizio, ha determinato tensioni con i lavoratori. Le intese del luglio, novembre e dicembre 2024 erano state concepite per regolare tali modifiche, ma diverse parti hanno manifestato riserve legate agli effetti sulle mansioni e sugli orari di lavoro. Per questo motivo, le sigle chiamanti hanno stabilito una giornata di astensione dal lavoro per chiedere clarificazioni e modifiche più favorevoli.
Modalità di garanzia dei servizi pubblici essenziali durante lo sciopero
In conformità alle disposizioni normative sul diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali, le prestazioni indispensabili sono state mantenute attive. Poste italiane ha assicurato la continuità delle attività fondamentali, evitando interruzioni di rilievo nei servizi postali e finanziari ai cittadini. La gestione delle attività primarie ha previsto personale in turno regolare, così da non compromettere l’erogazione di servizi fondamentali come la consegna della corrispondenza urgente e l’attività sportello.
Questa prassi mira a bilanciare il diritto alla protesta dei lavoratori e il dovere dell’azienda di garantire funzioni essenziali e non rinviabili. Così, anche durante la protesta, la clientela ha potuto beneficiare di un servizio minimo operativo. La normativa che regolamenta queste situazioni prevede obblighi specifici per enti di pubblica utilità, evitando che gli scioperi compromettano diritti fondamentali degli utenti.
Dettagli sull’organizzazione interna durante lo sciopero
Le misure adottate hanno previsto un’organizzazione dei turni volta a garantire la copertura dei servizi essenziali senza interferire eccessivamente con la mobilitazione sindacale.
Valutazione dell’adesione e impatti sui servizi erogati
Secondo i dati forniti da poste italiane, l’adesione allo sciopero si è attestata all’8,36% della totalità dei dipendenti presenti in servizio su scala nazionale. Questo livello di partecipazione è considerato moderato e non ha generato disagi diffusi nei servizi offerti alla clientela. Durante la giornata del 3 giugno non si sono registrate criticità significative nel recapito, nell’apertura degli uffici postali o nelle operazioni bancarie connesse.
Una percentuale di adesione inferiore al 10% indica una protesta circoscritta senza impatti pesanti sull’attività aziendale e sull’utenza. L’azienda ha monitorato i flussi operativi e ha potuto assicurare interventi tempestivi in caso di necessità. La giornata di sciopero si è quindi svolta senza ritardi rilevanti o blocchi di consegne, garantendo il regolare funzionamento dei servizi postali fondamentali.