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Incendio all’università della tuscia, indagini in corso per incendio colposo dopo il rogo alla facoltà di agraria

Un incendio ha devastato la facoltà di Agraria dell’università della Tuscia a Viterbo il 4 giugno 2025, causando danni significativi e avviando un’inchiesta per incendio colposo.

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Un incendio divampato il 4 giugno 2025 ha gravemente danneggiato la facoltà di Agraria dell’Università della Tuscia a Viterbo; sono in corso indagini per incendio colposo e misure di sicurezza ambientale. - Unita.tv

Un vasto incendio ha distrutto parte della facoltà di Agraria dell’università della Tuscia a Viterbo. Le fiamme, divampate nella mattinata del 4 giugno 2025, hanno causato ingenti danni alla struttura e ha fatto scattare un’inchiesta per incendio colposo. Le operazioni di spegnimento sono state complicate dal forte vento, mentre le autorità locali hanno adottato misure di sicurezza nell’area circostante.

Come si è sviluppato l’incendio e l’intervento dei vigili del fuoco

L’incendio è scoppiato intorno alle 10 di mercoledì 4 giugno 2025, prendendo rapidamente piede dal tetto della facoltà di Agraria. Sul posto erano in corso lavori di impermeabilizzazione affidati a una ditta specializzata, circostanza che gli investigatori tengono ora in considerazione. Le fiamme si sono estese al piano inferiore con grande rapidità. Le raffiche di vento hanno aggravato la situazione, ostacolando notevolmente le operazioni dei vigili del fuoco.

Il corpo dei vigili del fuoco si è mobilitato prontamente, dispiegando numerose squadre e mezzi per contenere l’incendio. Le difficoltà dovute al vento hanno richiesto l’impiego di tecniche specifiche per evitare che il fuoco si propagasse ulteriormente. In seguito al rapido intervento, il rogo è stato domato senza però evitare danni strutturali significativi all’edificio. Non si registrano feriti gravi tra il personale accademico o i lavoratori presenti, ma l’area è stata immediatamente evacuata per motivi di sicurezza.

Misure di sicurezza e coordinamento delle autorità

L’emergenza ha comportato la chiusura temporanea di alcune aree intorno all’università. Il tribunale di Viterbo, situato nelle vicinanze, è stato chiuso per precauzione. L’accesso al traffico nella zona è stato sospeso, garantendo così la libera circolazione ai mezzi di soccorso e agli investigatori. Sul luogo sono intervenute diverse forze dell’ordine e servizi di emergenza: carabinieri, polizia di stato, polizia locale, esercito e protezione civile hanno collaborato per gestire la situazione.

Questa mobilitazione ha permesso di evitare il panico e garantire un cordone di sicurezza intorno all’edificio colpito. Parallelamente, i vigili del fuoco hanno proseguito le operazioni di controllo per scongiurare eventuali riprese del fuoco o la presenza di focolai ancora attivi. L’intensa attività di coordinamento ha coinvolto anche la procura di Viterbo che ha preso in carico le indagini sull’accaduto.

Avvio delle indagini sull’origine del rogo

Le indagini sono state avviate immediatamente dopo l’estinzione delle fiamme. La procura di Viterbo, con la procuratrice facente funzioni Paola Conti e il pubblico ministero Massimiliano Siddi, ha aperto un fascicolo per incendio colposo. I primi rilievi indicano che l’incendio sia partito dal tetto, luogo dove si stavano svolgendo i lavori edili.

Le attività di impermeabilizzazione sono al centro dell’attenzione degli investigatori: si stanno analizzando modalità, materiali impiegati e norme di sicurezza rispettate durante l’intervento. Le condizioni meteo, con vento sostenuto, hanno favorito la rapida diffusione delle fiamme, accelerandone gli effetti. Prossimamente saranno eseguiti ulteriori sopralluoghi per valutare l’entità dei danni sia alla struttura sia agli ambienti interni.

Monitoraggio ambientale e precauzioni per la popolazione

A seguito dell’incendio, l’agenzia regionale per la protezione ambientale di Lazio ha installato delle apparecchiature per il monitoraggio della qualità dell’aria nell’area interessata. Si tratta di un campionatore che rileva la presenza di sostanze inquinanti derivanti dalla combustione dei materiali coinvolti nel rogo.

I primi dati saranno disponibili nei giorni successivi e serviranno a valutare eventuali rischi per la salute pubblica. Le autorità locali hanno invitato la popolazione a evitare di sostare in prossimità della zona interessata dall’incendio. Sono tuttora in corso le verifiche per stabilire se le attività commerciali vicino all’università possano riprendere regolarmente o richiedano temporanei interventi precauzionali. Intanto, le lezioni presso la facoltà di Agraria restano sospese fino a nuove disposizioni.