Incendio all’università della tuscia a viterbo, crolla il secondo piano dell’edificio ex agraria
Un incendio all’università della Tuscia a Viterbo ha causato il crollo parziale del secondo piano dell’edificio di agraria, con un operaio disperso e evacuazione tempestiva di studenti e docenti.

Un incendio ha causato il crollo parziale del secondo piano dell’edificio della facoltà di Agraria dell’Università della Tuscia a Viterbo; un operaio è disperso e sono in corso indagini sulle cause. - Unita.tv
Un incendio ha coinvolto l’edificio che ospitava la facoltà di agraria dell’università della tuscia, situato nel quartiere riello di viterbo, causando il crollo parziale del secondo piano. L’allarme è scattato nelle prime ore della giornata di oggi. Studenti e docenti sono stati evacuati tempestivamente, mentre rimane disperso un operaio impegnato nei lavori di manutenzione. Le autorità hanno esortato i residenti e chi si trova nelle vicinanze a tenere le finestre chiuse per limitare l’esposizione al fumo. Le cause dell’incendio sono al momento sotto accertamento.
Le dinamiche dell’incendio e il crollo strutturale del secondo piano
L’incendio si è sviluppato rapidamente nell’edificio di via falcone e borsellino, zona riello, nel cuore di viterbo. Il fuoco ha interessato principalmente il secondo piano, provocandone il cedimento strutturale e il parziale crollo. Le fiamme hanno danneggiato gravemente le pareti e le infrastrutture interne, rendendo l’area inaccessibile per i soccorsi.
L’intervento tempestivo del personale universitario e dei vigili del fuoco ha permesso di mettere in salvo studenti e professori presenti nel momento dell’incendio. Le operazioni di evacuazione sono state serrate, con percorsi di uscita pianificati e messi in sicurezza. Il tempestivo coordinamento tra sicurezza dell’università e forze dell’ordine ha evitato che il bilancio delle persone coinvolte fosse ancora più grave.
Il crollo ha complicato le operazioni di spegnimento, ostacolando l’accesso ai vigili del fuoco all’interno dell’edificio. Si segnala che, durante le fasi iniziali, un operaio addetto a lavori di manutenzione è rimasto disperso, e le squadre di soccorso stanno concentrando le ricerche in particolare su questo aspetto.
L’evacuazione e le misure di sicurezza per la popolazione vicina
Studenti e personale universitario sono stati messi in sicurezza prima che le fiamme si propagassero ulteriormente. L’evacuazione ha seguito procedure già collaudate per emergenze dell’università della tuscia, con la collaborazione delle autorità locali. Il punto di raccolta è stato stabilito al di fuori dell’area interessata, in grado di accogliere decine di persone in modo ordinato.
Sul fronte della sicurezza pubblica, le autorità di viterbo hanno invitato la popolazione residente nelle zone limitrofe a chiudere finestre e porte per evitare che il fumo e le sostanze tossiche penetri negli appartamenti. Tale precauzione è motivata dall’intensità del fumo sprigionato dall’incendio, che potrebbe irritare le vie respiratorie o causare problemi di salute soprattutto nelle persone più vulnerabili, anziani e bambini.
Il monitoraggio della qualità dell’aria è in corso da parte degli enti preposti, con campionamenti effettuati sul territorio. L’eventuale estensione della zona di allerta dipenderà dall’andamento dell’incendio e dal vento nelle prossime ore.
Indagini in corso sulle cause e stato dei lavori nell’edificio
La procura di viterbo ha avviato un’indagine per stabilire le cause che hanno fatto scaturire l’incendio all’interno dell’ex sede della facoltà di agraria. Le prime ipotesi non escludono un problema legato agli impianti elettrici o a materiali infiammabili impiegati nei lavori di ristrutturazione ancora in corso all’interno dell’immobile.
L’edificio, dismesso come sede universitaria, stava subendo una serie di interventi di manutenzione e adeguamento. L’operaio disperso era impegnato in questi lavori quando è scoppiato l’incendio. Per ora non sono trapelate informazioni sulle sue condizioni o sul suo stato di salute, anche se le squadre di emergenza cercano di raggiungere le zone più pericolanti per verificare la sua posizione.
Sono stati raccolti già i primi elementi dai testimoni presenti e dalle telecamere di sorveglianza. Tutti gli aspetti legati alla sicurezza del cantiere verranno valutati attentamente dagli inquirenti. Eventuali responsabilità saranno definite al termine degli accertamenti tecnici e giuridici.
“Le indagini sono ancora in corso e non escludiamo nessuna pista,” hanno dichiarato fonti ufficiali.