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Il programma erasmus+: mobilità studentesca e opportunità per gli istituti italiani nel 2025

Il programma Erasmus+ favorisce la mobilità studentesca in Europa, offrendo opportunità di crescita personale e professionale, come dimostrato dall’esperienza degli studenti dell’istituto “Giuseppe Di Vittorio” a Valladolid.

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L'articolo illustra l’evoluzione del programma Erasmus+, evidenziando il suo impatto formativo e culturale, e descrive l’esperienza di 23 studenti italiani dell’istituto alberghiero di Ladispoli durante uno stage in Spagna, sottolineando il valore della collaborazione tra studenti e personale scolastico. - Unita.tv

Il programma Erasmus+, nato nel 1987 come “Sistema di Azione della Comunità Europea per la Mobilità degli Studenti Universitari”, continua a svolgere un ruolo centrale nella formazione e nella crescita personale di migliaia di giovani europei. Progettato per favorire lo scambio culturale e accademico tra gli Stati membri, ha progressivamente ampliato il suo raggio d’azione fino a inglobare istruzione, formazione professionale, educazione degli adulti e persino sport. Le esperienze vissute dagli studenti dimostrano il valore concreto dal punto di vista professionale e personale, così come l’impatto positivo sul senso di appartenenza europea. In questo articolo approfondiamo la storia, le funzionalità e gli esempi pratici attuali del programma, con uno sguardo particolare alla recente esperienza di giovani italiani in Spagna.

Origini e trasformazioni del programma erasmus

Il progetto ha preso avvio nel 1987 con un nome più complesso e burocratico: “Sistema di Azione della Comunità Europea per la Mobilità degli Studenti Universitari”. È stato pensato per promuovere lo scambio di studenti tra università e altri istituti superiori dei paesi europei, incentivando così la conoscenza reciproca e la collaborazione internazionale. Il nome Erasmus deriva da Erasmus da Rotterdam, celebre umanista e teologo olandese del XV secolo, simbolo del dialogo interculturale tra popoli diversi.

Evoluzione e ampliamento del programma

Con il tempo, il programma si è evoluto e ampliato. Nella prima fase si è concentrato soprattutto sui percorsi universitari, ma già con Socrates e poi con Erasmus+ è stato esteso a diverse aree dell’istruzione e formazione. Questa evoluzione ha reso la mobilità studentesca più accessibile e flessibile, integrando anche corsi di formazione professionale e attività sportive. Erasmus+ trova oggi un ruolo strategico nel sostenere la crescita personale degli studenti, offrendo occasioni concrete per migliorare le competenze linguistiche e sociali, e arricchire il bagaglio di esperienze al di fuori del proprio paese.

Il programma ha rappresentato una pietra miliare per la costruzione di un’identità europea condivisa, attraverso il vivere quotidiano in ambienti culturali diversi. Sono proprio queste occasioni a restare indelebili nella memoria dei partecipanti e a influenzare positivamente il loro percorso lavorativo futuro.

L’esperienza degli studenti italiani a valladolid nell’erasmus+ vet

Nell’anno scolastico 2024-2025, 23 studenti delle classi terze e quarte dell’istituto alberghiero “Giuseppe Di Vittorio” di Ladispoli hanno preso parte a un progetto Erasmus+ VET in Spagna, precisamente nella città di Valladolid. Questo capoluogo della Castiglia e León è noto per la sua storica università e per la sua importanza culturale e turistica. I ragazzi hanno svolto uno stage formativo della durata di un mese, immersi in un ambiente completamente diverso da quello italiano.

La docente referente del progetto, prof.ssa Angela Di Sabatino, ha sottolineato la complessità organizzativa e le responsabilità legate alla gestione di queste esperienze. Ricorda una citazione di John Norley sulle difficoltà iniziali che poi si trasformano in facilità, ad indicare quanto sia importante affrontare con determinazione le sfide logistiche e didattiche di queste iniziative. La docente evidenzia il valore aggiunto generato dalle esperienze di mobilità, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo di competenze trasversali come il problem solving, l’adattamento a contesti nuovi e la capacità di comunicazione.

Risultati e competenze acquisite

A questo proposito, studi recenti confermano che gli ex studenti Erasmus spesso possiedono abilità professionali più solide e ricevono incarichi con maggiori responsabilità sul lavoro. La prof.ssa Di Sabatino ha inoltre ricordato che parlare di appartenenza europea può sembrare astratto se non si è mai vissuto o lavorato all’estero. Questo tipo di esperienze rende reale e tangibile il senso di autonomia e la capacità di confrontarsi con contesti diversi.

Il supporto e la collaborazione che rendono possibile il progetto erasmus+

Il successo del progetto Erasmus+ presso l’istituto di Ladispoli non si limita all’impegno degli studenti, ma si fonda su un’azione coordinata di docenti, dirigenti e personale amministrativo. La dirigente scolastica, prof.ssa Loredana Saetta, si è occupata direttamente degli aspetti tecnici e gestionali dell’iniziativa. La vice preside dell’alberghiero, prof.ssa Anna Capodacqua, insieme allo staff dell’istituto, ha offerto un sostegno costante durante tutta la fase organizzativa.

Il ruolo della d.s.g.a. Stefania Croce è stato decisivo per il supporto amministrativo, garantendo la regolarità delle pratiche burocratiche. I docenti accompagnatori, tra cui i professori Angelo Cono Morello, Marianna D’Amico, Maria Bracci e Domenico Falzarano, hanno seguito gli studenti in momenti diversi del percorso, offrendo supporto didattico e supervisione durante lo stage in Spagna.

Selezione e collaborazione del personale

Preliminarmente, la fase di selezione delle candidature è stata curata dai docenti Carmela Panzella, Renato D’Aloia, Salvatore Esposito e Donatella Di Matteo, che hanno condotto i colloqui per selezionare i giovani più motivati e idonei al progetto. Questo lavoro di squadra ha permesso di organizzare un’esperienza strutturata, attenta ai dettagli e capace di affrontare le varie sfide di una mobilità internazionale.

Senza un coordinamento così dettagliato, le difficoltà di un progetto come l’Erasmus+ rischierebbero di compromettere sia la sicurezza che la qualità formativa degli studenti coinvolti. Il riconoscimento del valore di questa collaborazione è parte centrale dell’esperienza raccontata dalla prof.ssa Di Sabatino, che ha espresso gratitudine verso tutti coloro che hanno contribuito al buon esito dello stage.

L’esperienza di questi giovani alunni in Spagna rappresenta uno dei tanti esempi di quanto il programma Erasmus+ possa incidere positivamente, creando opportunità concrete di crescita umana e professionale. Esperienze di questo tipo continueranno a rappresentare un punto di riferimento per le scuole italiane interessate a promuovere la mobilità europea.