Il museo del fiore di acquapendente compie 30 anni tra natura, cultura e iniziative partecipative
Il museo del fiore di Acquapendente celebra trent’anni nel 2025 con eventi per la Giornata Mondiale dell’Ambiente, promuovendo cultura, biodiversità e partecipazione della comunità nella Riserva Naturale Monte Rufeno.

Il Museo del Fiore di Acquapendente, situato nella Riserva Naturale Monte Rufeno, celebra nel 2025 i suoi 30 anni dedicandosi alla valorizzazione della biodiversità locale attraverso mostre, laboratori e un percorso didattico all’aperto, promuovendo cultura, educazione ambientale e partecipazione comunitaria. - Unita.tv
Il museo del fiore di Acquapendente, situato nella frazione di Torre Alfina in provincia di Viterbo, festeggia nel 2025 i suoi trenta anni di attività. Questo centro culturale e ambientale si trova nel cuore della Riserva Naturale Monte Rufeno e si distingue come luogo di valorizzazione del patrimonio botanico, ambientale e storico del territorio. La celebrazione della ricorrenza, allineata alla Giornata Mondiale dell’Ambiente, prevede un evento pubblico ricco di iniziative, presentazioni e incontri con esperti.
La storia e il ruolo del museo del fiore nella promozione ambientale e culturale
Nato nel 1995, il museo del fiore rappresenta un modello di interlocuzione fra natura e cultura. Collocato nel Casale Giardino, all’interno della riserva naturale, il centro ha saputo combinare la conservazione della biodiversità locale con l’educazione scientifica e la partecipazione della comunità. I visitatori possono esplorare la ricca flora locale attraverso esposizioni, laboratori interattivi e passeggiate guidate che raccontano anche la fauna e la trasformazione del paesaggio.
Punto di riferimento per ricercatori e appassionati
Nel corso di questi trent’anni, il museo è diventato un punto di riferimento per ricercatori, scuole e appassionati. Organizza regolarmente attività dedicate a bambini e adulti, proponendo eventi stagionali per mettere in relazione la conoscenza scientifica con le tradizioni culturali, come i mosaici di petali noti come Pugnaloni. L’evoluzione del museo ha reso possibile la costruzione di reti con associazioni locali e gruppo di ricerca, contributo fondamentale per il successo delle iniziative.
L’evento del 5 giugno 2025 per celebrare la giornata mondiale dell’ambiente
Il 5 giugno 2025, a partire dalle ore 16.00, il museo ospita una serie di incontri e presentazioni dalle caratteristiche scientifiche e culturali. I saluti istituzionali vedranno la partecipazione di Alessandra Terrosi, sindaca di Acquapendente, e di rappresentanti del Sistema Museale del Lago di Bolsena e del Biodistretto del Lago di Bolsena. Sarà occasione per discussioni sulle sfide ambientali attuali e sulle prospettive del museo.
Presentazione libro e mostra fotografica
Tra gli appuntamenti più attesi la presentazione del libro “Per un laboratorio della biodiversità”, che raccoglie studi e riflessioni sul territorio protetto. A dialogare con gli autori ci sarà Gianluca Forti, ecologo e direttore del museo, che illustrerà le ricerche condotte negli anni. Parallelamente si aprirà la mostra fotografica “Paesaggi al confine”, curata da Adio Provvedi, dedicata ai cambiamenti del paesaggio degli ultimi venti anni e arricchita dall’intervento di esperti universitari e figure culturali della Tuscia.
Attività e iniziative coinvolgenti per visitatori e comunità locale
L’offerta del museo si amplia con programmi innovativi: sono previsti due nuovi spazi multimediali, “La vita contadina e il fattore” e “I Pugnaloni nella storia”, realizzati con la collaborazione di Cesare Goretti e testimoni delle tradizioni locali. Questi momenti raccontano il legame tra l’uomo e l’ambiente, approfondendo aspetti culturali con filmati, interviste e documentazioni visive.
Durante l’evento si potrà partecipare all’“Angolo dei Ricordi”, spazio dedicato a aneddoti di chi ha vissuto direttamente la vita del casale, come testimonianze di una comunità che ha plasmato quel territorio. La giornata si chiuderà con “Ali nella notte”, una ricerca partecipata notturna che coinvolge i visitatori nella raccolta di dati sugli insetti notturni, tramite l’uso dell’app iNaturalist. Questa attività vuole stimolare la citizen science, cioè il contributo diretto di cittadini a progetti scientifici locali.
Il sentiero natura del fiore: un percorso didattico all’aperto accessibile tutto l’anno
Il museo non si limita agli spazi chiusi ma integra la visita con il Sentiero Natura del Fiore, un percorso dotato di 21 stazioni didattiche distribuite nella riserva naturale attorno al casale. I partecipanti possono osservare specie vegetali su diversi terreni e habitat, scoprire le tracce della fauna e interpretare i segni lasciati dall’uomo nella storia del paesaggio. Gli strumenti sono pensati per rendere l’esperienza accessibile a visitatori di tutte le età.
Materiali disponibili gratuitamente
Il materiale guida relativo al sentiero, comprese cartografie e pubblicazioni dedicate, è disponibile gratuitamente sul sito del museo del fiore. Questo supporto agevola la pianificazione di escursioni autonome, arricchendo la conoscenza del territorio. La fruibilità del percorso è completa fin dalle prime ore del mattino, senza limiti di accesso, garantendo un’esperienza immersiva nella natura riservata alla riserva di Monte Rufeno.
L’attività del museo si spinge così oltre le pareti espositive, promuovendo un contatto diretto con l’ambiente e consolidando un rapporto di rispetto e cura per la biodiversità locale. Questo percorso rappresenta un’opportunità concreta per imparare osservando la natura, valorizzando la memoria storica e supportando la conservazione del patrimonio naturale.