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Due giorni di scienza e cultura a ragusa per il venticinquennale dell’ingv e la tutela del territorio ibleo

A Ragusa, il 9 e 10 giugno 2025, si celebra il venticinquesimo anniversario dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia con eventi su ricerca scientifica, rischi naturali e cultura locale.

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A Ragusa, il 9-10 giugno 2025, si celebra il 25° anniversario dell’INGV con un evento dedicato alla ricerca scientifica e alla protezione del territorio ibleo, tra seminari su rischi naturali, collaborazione istituzionale e un concerto barocco nel cuore UNESCO della città. - Unita.tv

A Ragusa, il 9 e 10 giugno 2025, si svolgerà un evento dedicato al venticinquesimo anniversario dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia . L’appuntamento, ospitato dal Mediterraneo Palace Hotel, si concentrerà sul legame tra ricerca scientifica e protezione del territorio locale. Il comprensorio ibleo, noto per la sua complessa geologia e attività sismica, diventa così teatro di confronto e approfondimento su sfide ambientali e rischi naturali.

L’evento di ragusa tra ricerca, territorio e istituzioni

La due giorni è promossa dalla sezione INGV di Palermo e dall’Osservatorio Etneo di Catania, con il coinvolgimento del Libero Consorzio Comunale di Ragusa e del Comune di Ragusa. Un ruolo chiave sarà svolto dall’Ufficio Scolastico Regionale, rappresentato da Daniela Mercante, che rafforza la collaborazione fra istituti di ricerca e mondo della formazione in Sicilia. Questa rete intende portare avanti una sinergia tra scienza e educazione, puntando su una più attenta conoscenza dei rischi ambientali.

Il programma prevede seminari e incontri tecnici che indagheranno temi come il rischio sismico e le misure di prevenzione, con particolare attenzione all’Osservatorio Sismico Urbano . Si affronteranno problematiche legate all’intrusione marina negli acquiferi costieri e gli effetti sull’agricoltura locale, soprattutto sulla produzione di serre a Ragusa. Non mancherà l’analisi delle cause e conseguenze dell’erosione della costa, aggravata dall’inquinamento da plastiche. Verranno presentati anche sistemi di allerta per eventi estremi, basati su tecnologie digitali e intelligenza artificiale, pensati per migliorare la gestione del territorio e la sicurezza della popolazione.

Autorevoli interventi e organizzazione dell’evento

L’apertura dell’incontro sarà affidata a Maria Rita Annunziata Schembari, presidente del Libero Consorzio Comunale, seguita dai saluti di diverse figure istituzionali rilevanti: Giuseppe Cassì, sindaco di Ragusa; Fabio Florindo, presidente dell’INGV; Fabio Ciciliano, capo del Dipartimento della Protezione Civile; Giuseppe Ranieri, prefetto di Ragusa; Stefano Laporta, presidente dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e Salvo Cocina, dirigente generale della Protezione Civile regionale.

I lavori saranno coordinati da Massimo Chiappini, direttore del Dipartimento Ambiente dell’INGV, che insieme a Stefano Branca e Antonio Paonita illustrerà le attività dell’Istituto in relazione alla tutela e studio del territorio nazionale. Chiappini ha sottolineato l’importanza di avvicinare la ricerca al territorio e alla società, attraverso la comprensione delle interazioni tra ambiente e comunità umane. La scelta del territorio ibleo evidenzia questo impegno nella ricerca e nella prevenzione dei rischi naturali.

Musica barocca nel cuore di ragusa, patrimonio unesco

Nella serata del 9 giugno, al Duomo di San Giorgio, si terrà un concerto organistico con il maestro Marco D’Avola alla consolle dell’Organum Maximum Serassi-Allieri. Il programma eseguirà brani del repertorio barocco e romantico italiano. Il concerto valorizza il patrimonio culturale e artistico di Ragusa, città riconosciuta patrimonio UNESCO dal 2002, offrendo un momento di riflessione culturale che si integra con le tematiche scientifiche della manifestazione.

Un laboratorio a cielo aperto per lo studio dei rischi naturali

Il territorio ibleo, al crocevia tra Africa ed Europa, rappresenta un contesto di grande interesse per studiosi e decisori locali. La sua storia geodinamica spiega la presenza frequente di fenomeni sismici e l’instabilità idrogeologica, rendendo necessario un impegno continuo in monitoraggio e prevenzione. La manifestazione di Ragusa mette insieme scienza, istituzioni locali e cultura per approfondire questi temi, favorendo la diffusione di conoscenze utili a mitigare i rischi e proteggere ambiente e comunità.

Quest’incontro assume dunque rilievo non solo come celebrazione di un venticinquennale ma come spunto concreto per inserire la ricerca scientifica nel contesto territoriale siciliano, con un occhio particolare alle esigenze di sicurezza e sostenibilità.