A Viterbo si è concluso il progetto europeo growth per rafforzare l’imprenditorialità giovanile inclusiva

Un’iniziativa europea ha appena terminato il suo percorso a Viterbo dopo due anni di lavoro rivolto a sviluppare l’imprenditorialità giovanile in chiave più accessibile e positiva. Il progetto Growth, promosso dall’associazione culturale Prometeus e finanziato da Erasmus+, ha coinvolto sei paesi per creare strumenti concreti a sostegno dei giovani e di chi lavora con loro.

Un approccio multilivello per sostenere i giovani imprenditori

Growth si è concentrato su più fronti per accompagnare i giovani dal primo spunto fino alla realizzazione di un’idea imprenditoriale. I partner provenienti da Italia, Grecia, Belgio, Irlanda, Austria e Bulgaria hanno costruito un percorso formativo e di mentoring che non si è limitato alle classiche competenze tecniche. Al centro del programma è stato posto un curriculum innovativo che includeva abilità pratiche come marketing, pianificazione finanziaria e gestione d’impresa, affiancate da elementi legati alla crescita personale. Valori come resilienza, capacità di adattamento e gestione delle emozioni sono stati ritenuti essenziali per affrontare il mondo imprenditoriale oggi.

La formazione ha previsto momenti di scambio e confronto per valorizzare le esperienze di giovani con situazioni complesse o meno fortunate. Il progetto ha voluto proporre una visione inclusiva, dove ogni partecipante possa sentirsi protagonista del proprio sviluppo economico e professionale, superando barriere sociali o culturali. Ogni partner ha portato competenze specifiche, generando così un programma ricco e variegato.

Piattaforma e mentoring per accrescere l’apprendimento

Tra le risorse più significative messe a punto dal progetto Growth spicca una piattaforma digitale di formazione gamificata. Questa piattaforma permette ai ragazzi di seguire moduli formativi trasformati in missioni e scenari di gioco, rendendo l’apprendimento più dinamico e stimolante. L’approccio ludico stimola la partecipazione attiva, spingendo i giovani a mettere in pratica i concetti tramite simulazioni e sfide virtuali.

Accanto a questa esperienza digitale si è sviluppato un programma di mentoring mirato. Professionisti del mondo dell’impresa hanno affiancato i partecipanti con consigli pratici e orientamento, aiutandoli a superare ostacoli concreti nel percorso di avvio di un’attività. Il mentoring ha favorito il confronto diretto, permettendo di costruire relazioni e far emergere competenze nascoste.

Questa doppia dimensione formativa, teorica e pratica, ha reso Growth un laboratorio dove imparare, sperimentare e ricevere supporto. L’obiettivo era abbattere l’isolamento di molti giovani aspiranti imprenditori, offrendo strumenti e persone su cui contare.

Strumenti per educatori e diffusione del materiale in più lingue

Il progetto Growth ha guadagnato un ulteriore valore grazie a un toolkit dedicato a educatori e operatori del settore giovanile. Questo kit contiene materiali didattici, tecniche e strumenti digitali utili per replicare e adattare le attività nelle diverse realtà locali. Il toolkit mira a fornire un metodo e delle risorse pronte all’uso per promuovere l’imprenditorialità in contesti educativi o sociali.

Il materiale prodotto è stato tradotto in sei lingue così da garantire un accesso semplice e immediato anche dopo la fine ufficiale del progetto. Tutti i contenuti sono disponibili senza costi online, favorendo la diffusione e la continuità delle attività a lungo termine.

Questa scelta ha permesso di costruire una rete educativa europea che supera i confini nazionali, portando avanti l’idea secondo cui l’imprenditorialità giovanile può crescere solo se condivisa e supportata da tanti operatori preparati.

Evento finale a viterbo: testimonianze e impatto sul territorio

Il 31 maggio a Viterbo si è svolta la giornata conclusiva del progetto Growth, un incontro dedicato a restituire quanto realizzato e a valorizzare il percorso dei giovani coinvolti. L’evento ha riunito istituzioni locali, partner internazionali, operatori e i protagonisti della formazione, cioè i ragazzi stessi.

Tra gli interventi, molte testimonianze di giovani imprenditori hanno raccontato le difficoltà incontrate per avviare la loro attività e come Growth abbia fornito occasioni di crescita personale e professionale. Questi racconti hanno dimostrato come il progetto abbia contribuito a rendere l’imprenditorialità un’opportunità concreta e reale nella vita dei partecipanti.

La giornata ha mostrato un sistema di relazioni nuovo nella zona, in cui giovani, educatori e istituzioni collaborano per costruire un futuro condiviso. Growth ha lasciato in eredità non solo materiali e metodi, ma anche una comunità pronta a portare avanti l’idea di un’impresa come motore di cambiamento e inclusione.