A Caprarola, domani 1 aprile 2022, la proiezioni del documentario che narra la tragica vicenda del piccolo Stefano Pompeo.

Sarà proiettato domani 1 aprile 2022 a Caprarola il documentario “Quasi12- Nessun Colpevole” che narra la tragica vicenda di Stefano Pompeo: un bambino ucciso per errore dalla mafia, oltre 20 anni fa in Sicilia. La proiezione si terrà, alle 19 al Teatro Don Paolo Stefani di Caprarola. Grazie al clamore provocato da questo documentario, scritto e diretto dal giornalista Gero Tedesco,  dopo oltre 20 anni di silenzi la Direzione Distrettuale Antimafia ha deciso di riaprire le indagini e ora, per la prima volta, ci sono tre indagati di omicidio.

“Quasi12-Nessun colpevole” che narra la tragica vicenda del piccolo Stefano Pompeo, un ragazzino siciliano di 11 anni,  che venne ucciso per errore, da un commando mafioso, il 21 aprile del 1999. Per decisione del Comune di Caprarola e della produzione l’ingresso sarà gratuito fino ad esaurimento posti. Il documentario che nei mesi scorsi è stato proiettato nei cinema, negli auditorium Rai e nelle Università italiane, è prodotto da Fuoririga ed è stato scritto e diretto dal giornalista Gero Tedesco.  Quella di Caprarola è la prima proiezione che si tiene nel Lazio.

La sera del 21 aprile del 1999 dei colpi di fucile squarciarono il silenzio tra le campagne di Agrigento e Favara. Fucilate esplose all’indirizzo di un fuoristrada di proprietà di un presunto boss mafioso. I sicari erano convinti di avere fatto centro, di avere eliminato il nemico. Ma si sbagliavano. A morire fu il piccolo Stefano Pompeo, che aveva appena undici anni che si trovava su quel mezo per una serie di fatali coincidenze. Il documentario “Quasi12. Nessun colpevole” ripercorre, per la prima volta, l’intera vicenda facendo parlare, tra gli altri, i protagonisti, loro malgrado, di una tragedia dimenticata: la mamma, il padre, l’ex componente della Commissione parlamentare antimafia Giuseppe Scozzari, l’insegnante del piccolo, Carmela Di Caro, il giornalista Franco Castaldo che si occupò del caso. A spiegare come sia potuto accadere che nulla era stato mai fatto per trovare la verità è il procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella. Dopo le prime proiezioni del documentario, che hanno provocato una sorta di rivolta sociale, la Direzione Distrettuale antimafia ha riaperto le indagini e ora per il delitto del piccolo Stefano per la prima volta ci sonpo tre indagati. Alla proiezione sarà presente l’autore e regista del docu-film, Gero Tedesco.

L’ufficio stampa di Fuoririga

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.