L’Aula della Camera ha definitivamente approvato la proposta di legge costituzionale che modifica gli articoli 9 e 41 per garantire ecosistemi e biodiversità. Entra quindi in Costituzione la materia di tutela dell’ambiente e degli animali che il Senato lo aveva approvato con la maggioranza dei due terzi lo scorso 3 novembre: il testo, alla seconda lettura alla Camera, è passato a Montecitorio con 468 voti a favore, un contrario e sei astenuti.

L’articolo 9 della Costituzione è quello che «promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica, tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione». Nella nuova formulazione viene aggiunto che la Repubblica «tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali». Il 41 stabilisce che l’iniziativa economica è libera ma «non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana». Anche in questo caso alle finalità sociali dell’economia vengono aggiunte quelle ambientali.

Con il voto odierno l’Italia si allinea ad altri Paesi che già da anni prevedono la tutela ambientale tra i principi fondanti della legge: sono la Spagna (che l’ha inclusa dal 1978), la Germania e la Francia.

Wwf: primo importantissimo passo

“Il WWF accoglie con estrema soddisfazione la notizia della votazione favorevole della Camera sulla riforma degli articoli 9 e 41 della Costituzione che ritiene debbano essere il presupposto di un intervento organico per adeguare strumenti normativi vigenti a tutela della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali.  Da oggi, con la modifica all’art. 9 della Costituzione, la tutela dell’ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali “anche nell’interesse delle future generazioni” entrano di diritto tra i principi fondamentali della nostra Repubblica. E’ quanto si legge in una nota del Wwf.  

“Il voto di oggi rappresenta un fatto storico. Finalmente la tutela dell’ambiente diventa un principio fondamentale della Repubblica a cui la legislazione futura si dovrà ispirare e a cui la legislazione passata si dovrà adeguare”, commenta Donatella Bianchi, presidente del WWF Italia, che conclude: “Questa modifica costituzionale è un primo importantissimo passo che armonizza il nostro sistema con i principi formulati a livello europeo e internazionale e fatti propri dalla giurisprudenza costituzionale, di legittimità e di merito. Per dare concretezza a questi passaggi è ora necessario definire un sistema normativo organico e innovativo a tutela della natura d’Italia. Il nuovo assetto costituzionale rafforza significativamente il principio della sostenibilità, fin qui trattato solo in termini di dottrina e giurisprudenza, e crea il presupposto per aumentare il livello di salvaguardia del capitale naturale che costituisce la base insostituibile di tutte le nostre attività anche economiche”. 

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