Roma – Bentornato Presidente Mattarella. Fico legge il verbale dell’elezione e lo consegna a Mattarella che lascia un breve messaggio di saluto: «Ringrazio per la comunicazione. Desidero ringraziare i parlamentari e i delegati delle regioni per la fiducia espressa nei miei confronti. I giorni difficili trascorsi nel corso della grave emergenza sanitaria, economica e sociale che stiamo ancora vivendo richiamano al senso di responsabilità e al rispetto della decisione del Parlamento». «Il dovere di non sottrarmi – conclude – deve prevalere sulle prospettive personali. C’è l’impegno di interpretare le attese e le speranze dei nostri concittadini».

Gli scrutini

Alle 20.53 di stasera Sergio Mattarella è stato riconfermato alla carica di Presidente della Repubblica. A proclamarlo il presidente della Camera Fico che ha provveduto personalmente a tutti gli scrutini negli ultimi giorni.

All’ottavo tentativo, dopo una settimana di votazioni, nomi ed indiscrezioni, si torna a ciò che nessuno all’inizio dava per possibile: il bis di Mattarella, l’unica possibilità per interrompere lo stallo. Ed è il secondo caso nella storia repubblicana dopo Napolitano nel 2013.

L’intesa è stata raggiunta nel vertice di maggioranza di oggi preso atto che un’intesa del 50%+1 non c’era per gli altri candidati papabili, in primis Marta Cartabia ed Elisabetta Belloni.

“Avevo altri piani ma io sono rispettoso del Parlamento”, così Mattarella che, da settimane, invece, aveva fatto sapere di non essere disponibile ad un bis. E, se lo ha fatto, è chiaro che è per il bene del Paese. E la storia si ripete ancora. Dopo Napolitano ecco il bis di Mattarella. Sul suo nome si sono ritrovati tutti d’accordo, da Salvini a Letta passando per Conte e Leu. L’intesa è nata dalla chiara frammentazione politica intorno ad altri candidati che, pur di garanzia, non esprimevano il pieno appoggio da parte di una stabile maggioranza. Men che meno di una qualificata.

L’unico vero rammarico è l’ennesima fumata nera per avere una presidente donna. Sembrava la volta buona ma, si sa, in politica può succedere di tutto e, a volte, questo tutto porta al nulla. Ed ecco la necessità di avere un Mattarella bis per salvare nel vero senso della parola l’immagine di una politica italiana allo sbando. Priva di un’alternativa vera per avere un nuovo Capo dello Stato ma, soprattutto, legata a troppi veti incrociati tra i partiti ed ai distinguo delle ultime ore.

Lo spoglio ha visto Mattarella superare i 505 voti, ossia la maggioranza relativa dei consensi. Nel pomeriggio la maggioranza si era trovata d’accordo sull’ipotesi del Mattarella bis dopo che i leader dei partiti della maggioranza Draghi avevano fatto intendere che altre ipotesi, dopo 7 scrutini andati con fumata nera, non erano possibili. “Quella di Mattarella è stata una scelta di generosità” ha detto il segretario del Pd Letta, mentre per Salvini, leader della Lega “si è evitato di andare tra litigi e beghe”. Il presidente del M5s Conte ha chiarito che “la battaglia per eleggere una presidente donna è stata fatta dai Cinque Stelle” ma, alla fine, anche i pentastellati hanno dovuto cedere all’impossibilità di avere un consenso di maggioranza su altri candidati oltre a Mattarella. Nel pomeriggio di oggi 29 gennaio c’era stata una cordiale telefonata tra Berlusconi e Mattarella che aveva sancito i voti di Forza Italia per la riconferma del Presidente della Repubblica. Draghi, dal canto suo, era stato tra i primi ad affermare che non c’erano reali alternative alla riconferma di Mattarella. Il tutto, sembra, si sarebbe sbloccato dopo un chiarimento di Draghi con Salvini e Giorgetti e l’assenso sul nome di Mattarella di tutte le forze che compongono la maggioranza di Draghi.

Ma, come si direbbe, la domanda sorge spontanea: cos’è che permette ad un Capo dello Stato di avere il bis? La Costituzione non prevede esplicitamente o implicitamente la possibilità di una riconferma ma neanche lo esclude. Le modalità di elezione del PdR sono fissate dal’articolo 83 al 91 del Titolo II della seconda parte della Costituzione. Qui nulla è scritto ma, un po’ com’è più usuale nel diritto anglosassone, dal 2013 si è avuta la “nuova” prassi del bis di Giorgio Napolitano che, due anni dopo, ha lasciato per motivi di anzianità. Viene in mente quello che successe tra Benedetto XVI e il nuovo Papa Francesco, sempre nel 2013. A succedere a Napolitano proprio Mattarella a cui ora, contro la sua prima volontà, viene chiesto di durare altri 7 anni. O succederà che ci saranno nuove elezioni come per Napolitano? Chissà… Bentornato presidente Mattarella!

By Gaetano Alaimo

Giornalista iscritto all'Albo dal 2002. Ha collaborato al Messaggero di Viterbo per 4 anni. Ha diretto prima Ontuscia.it e dal 2008 dirige NewTuscia.it. A TeleLazioNord conduce "Luce Nuova sui fatti"

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