Con Claudio Brachino, Primo Piano Speciale Quirinale, una striscia quotidiana sulle elezioni del Presidente della Repubblica. Da lunedì 24 gennaio alle 20:30, su Telelazionord, canali 94 – 629 – 848 del digitale terrestre (SKY 5629), sulla nostra pagina Facebook e su Italpress.com.
Come avviene l’elezione del Presidente della Repubblica in Italia
La procedura per eleggere il presidente della Repubblica è stabilita dalla Costituzione e da una serie di prassi che si sono stabilizzate nel tempo.
Trenta giorni prima che scada il termine del mandato del Capo dello Stato, recita l’articolo 85 della Costituzione, “il Presidente della Camera dei deputati convoca in seduta comune il Parlamento e i delegati regionali, per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica”.
Si terrà il 24 gennaio, un lunedì, alle 15 il primo voto del Parlamento in seduta comune per eleggere il successore di Sergio Mattarella al Quirinale.
La convocazione ufficiale è stata effettuata il 4 gennaio dal presidente della Camera Roberto Fico, che ha anche scritto ai 20 Consigli Regionali perché eleggano i 58 delegati regionali che, insieme a senatori e deputati, formeranno il collegio di 1009 grandi elettori.
Una volta che il Parlamento e i delegati regionali hanno eletto il Presidente della Repubblica (con i due terzi dei voti nei primi tre scrutini, e con la sola maggioranza assoluta dal quarto), viene redatto il verbale dell’elezioni che il Presidente della Camera, accompagnato dalla presidente del Senato, comunica al neo eletto.
A quel punto, per prassi il presidente della Repubblica in carica si dimette, se non si è ancora concluso il suo mandato. Se quest’ultimo è passato, vale il principio generale della “prorogatio”, cioè il Presidente rimane in carica fino all’elezione del suo successore. La Costituzione non indica tempi certi tra l’ elezione e il giuramento davanti al Parlamento in seduta comune.
Si va dai 12 giorni che passarono dall’elezione al giuramento per Giovanni Gronchi, al solo giorno che servì per Sandro Pertini o per Saragat. Matterella fu eletto il 31 gennaio 2015 e giurò il 3 febbraio.

Claudio Brachino
Claudio Brachino (Viterbo, 1959) è un giornalista televisivo, un editorialista e un saggista. Si laurea in Lettere all’Università la Sapienza di Roma, dove incontra Eduardo De Filippo in veste di professore di drammaturgia. A quattro mani con il maestro scrive e pubblica nel 1982 per Einaudi Mettiti al passo!, commedia che poi De Filippo mette anche in scena con Paolo Graziosi e Lina Sastri. Nel 1988 pubblica per il Teatro di Roma, in collaborazione con Maurizio Scaparro, La macchina da presa teatrale, taccuino delle prove dello spettacolo realizzato dal grande regista russo Michalkov con Mastroianni. Dal 1988 fino al marzo del 2020 lavora prima per la Fininvest e poi per Mediaset. E’ stato per lunghi anni Vicedirettore e anchorman storico del tg di Italia1, Studio aperto. Poi è stato nominato Direttore di Videonews, che con lui è diventata la fabbrica dei programmi giornalistici dell’azienda. Ha diretto anche Sport Mediaset e per una sola stagione Rmc news.
Ha condotto per tre edizioni Mattino5, per una Domenica5, tutte le inchieste del suo Top secret, e vari speciali nonché edizioni straordinarie sui fatti più importanti degli ultimi 30 anni. E’ stato editorialista del Tempo e lo è tutt’ora del Giornale. Ha pubblicato, oltre ai due testi sul teatro, due saggi sull’amore , Non c’è due senza te e Ricomincio da te , Mondadori, e sempre per la casa di Segrate ha trasformato in libri le sue indagini sul mistero, Top secret, Chi ha ucciso Lady D? (con Paolo Filo Della Torre) e Alla ricerca del Graal, su Dan Brown. Con Cairo ha pubblicato I delitti del condominio (con Barbara Benedettelli), mentre il comune di Cervo, vent’anni dopo la la laurea, ha pubblicato la sua tesi sperimentale su Ambrogio Viale nel bicentenario della morte del poeta ligure. L’ultimo saggio, Avere o non avere, il miraggio dell’uguaglianza nella nostra democrazia, è uscito per Rubbettino. Da settembre 2020 è anche editorialista politico e consulente multimediale per Italpress, agenzia per cui realizza Primo piano, rubrica di interviste ai protagonisti dell’attualità politica ed economica.