Coronavirus Italia: boom di vaccinazioni, ma Omicron non si ferma: sono 196.224 i nuovi casi di Covid-19 registrati in Italia nelle ultime 24 ore. Ieri sono state 220.532. È quanto emerge dal bollettino appena diffuso dal Ministero della Salute.
Sono stati effettuati in 24 ore 1.190.567 tamponi tra test molecolari e antigenici. Il tasso di positività si attesta al 16,5. Il numero di infezioni da inizio pandemia sale a 7.971.068. Nell’ultima giornata si contano anche altri 313 decessi per Covid e il totale delle vittime da inizio pandemia sale a 139.872. Gli attualmente positivi sono 2.222.060 (+87.921), mentre i guariti sono 5.609.136 (+108.198).
I ricoveri
Aumentano i dati riguardanti i ricoveri per Covid-19 sia in area medica che in terapia intensiva. Nella giornata di oggi infatti si registrano 242 unità in più nei reparti ordinari, per un totale di 17.309 persone ricoverate. Meno 8 posti letto in terapia intensiva nelle ultime 24 ore dove sono 1669 le persone ricoverate.
Le vaccinazioni
Secondo il report aggiornato sulla campagna vaccinale in Italia sono 117.019.459 le dosi di vaccino somministrate finora nel nostro Paese. Le persone che hanno ricevuto vaccino monodose o entrambe le dosi per il primo ciclo sono 46.724.168 pari al 86,51% della popolazione over 12. Altre 24.314.983 persone hanno ricevuto la terza dose. I bimbi che hanno ricevuto la prima inoculazione sono 674.225.
L’obbligo di vaccinazione per gli over 50, entrato in vigore il 10 gennaio, ha già convinto oltre 40mila No Vax di quella fascia di età. Il dato emerge dall’andamento della campagna vaccinale. Negli ultimi due giorni sono stati complessivamente 41.500 (19 mila lunedì, 22.500 ieri) le prime dosi somministrate agli over 50.
I contagi nel mondo
Nel mondo oltre 313 milioni di casi Covid e 5 milioni e mezzo di morti. Secondo l’Oms la metà dei cittadini europei verrà contagiato da Omicron entro 2 mesi.
Il Belgio si accinge ad escludere i pazienti Covid dalle corsie preferenziali per il ricovero in ospedale. È quanto prevede un piano formulato dal Servizio pubblico federale per la salute se la variante Omicron dovesse portare un’ondata senza precedenti. “In una fase d’urgenza di livello 3 le cure per il Covid non saranno più prioritarie”, ha spiegato Marcel Van der Auwera, che presiede la commissione che si occupa del Pronto soccorso federale.