Scuola: scelte diverse nei comuni della Tuscia e allora, per chi suona la campanella… Che non è il titolo rivisitato di un nuovo film, ma la sintesi di una situazione a dir poco confusionaria per il rientro a scuola dei ragazzi in pieno picco di casi Omicron.
Sette Sindaci hanno detto no all’ipotesi di rientro odierno in classe per motivi di precauzione ed opportunità: i Comuni in questione sono Bagnoregio, Bolsena, Civita Castellana, Corchiano, Fabrica di Roma, Ronciglione e Tarquinia.
Vari i motivi che hanno spinto alcuni sindaci a dire no alla ripartenza da oggi. Tra questi la mancanza di personale, spesso in quarantena, anche se il Provveditorato fa sapere che sono state previste assunzioni straordinarie per ovviare alle emergenze. Altri motivi addotti dai Sindaci al no per la ripresa immediata sono la presunta mancanza di sicurezza generale per i troppi contagi da Omicron che, nelle scuole, potrebbero dare il via a nuovi focolai e di una scarsa sicurezza del rispetto delle misure generali di sicurezza e dei protocolli anti Covid.
Il programma di riaperture delle scuole in questi paesi è: Bolsena, Civita Castellana, Tarquinia 24 gennaio; Bagnoregio e Ronciglione 17 gennaio; Fabrica di Roma dal 18 gennaio come a Corchiano. Nel frattempo ci sarà la didattica a distanza che, per un breve periodo di giorni, secondo questi sette Sindaci, non dovrebbe creare problemi per la continuità della formazione degli studenti.
Il dibattito che si è creato non solo in questo frangente sulla didattica a distanza o sulle lezioni in presenza segue quello dello scorso anno in situazioni generali sicuramente più difficili. Ci sono, di fatto, due scuole di pensiero e due approcci: chi segue le indicazioni del Governo, su indicazione del Comitato Tecnico Scientifico che decide su decine di parametri legati all’andamento della pandemia, ed i Comuni che si avvalgono delle loro competenze per decidere, almeno in parte, in modo diverso.
Vedremo nei prossimi giorni se queste scelte dei 7 Sindaci saranno state azzeccate soprattutto per la continuità della formazione scolastica.
