Viterbo, il bilancio di fine anno della Polizia: tra Rave party e violenza di genere. “Tra le principali attività investigative svolte nel corso dell’anno si evidenziano le indagini che hanno portato al deferimento all’Autorità giudiziaria di coloro ritenuti, a vario titolo, gli organizzatori del noto rave abusivo svoltosi nel mese di agosto nel territorio del comune di Valentano”.
Non poteva mancare, nel bilancio di fine anno della Polizia di Stato e segnatamente della Questura di Viterbo, un cenno a quella che, forse, è stata una delle attività di indagine più complicate nel corso dell’anno solare: quella che ha portato all’identificazione di chi, a metà agosto, ha occupato abusivamente un terreno nei pressi del lago di Mezzano per ospitarci migliaia di persone e dare vita a uno dei principali teknival degli ultimi anni in Italia. Quel Rave party di Valentano che arrivò addirittura in parlamento e che fu un grattacapo per la titolare del Viminale Luciana Lamorgese.
Una indagine che ha pesato non solo sul bilancio di fine anno della Digos, ma anche dell’ufficio di gabinetto: “sono state 1280 le ordinanze emanate con le quali il Questore ha disposto i servizi di ordine e sicurezza pubblica per rendere sicuro lo svolgimento degli eventi che si sono svolti in tutta la provincia di Viterbo – fanno sapere da via Romiti – di particolare rilievo i servizi predisposti in occasione del rave non autorizzato occorso a Valentano nel mese di agosto”.

L’emergenza epidemiologica
L’anno che si sta concludendo è stato ancora caratterizzato dall’emergenza epidemiologica da Covid-19. Le donne e gli uomini della Polizia di Stato sono sempre stati presenti sul territorio per limitare in ogni modo la diffusione del contagio. Sono state numerose le attività che hanno visto il coinvolgimento della Questura di Viterbo per assicurare il rispetto delle misure normative finalizzate a contenere il contagio. L’impegno profuso è stato anche riconosciuto dalla Città di Viterbo che lo scorso 30 novembre ha conferito alla Polizia la civica benemerenza “per l’abnegazione, il senso del dovere e l’encomiabile spirito di servizio con cui hanno operato a vantaggio della collettività nella fase più critica dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Una presenza costante di presidio e controllo su tutto il territorio a tutela della sicurezza e della salute pubblica dei cittadini”. Il numero complessivo di delitti commessi è di 8.192 con un indice di 3.246 ogni 100.000 abitanti, al di sotto della media regionale di 4.671.
L’attività degli equipaggi della Questura di Viterbo (compreso il Commissariato di P.S. di Tarquinia) sul territorio provinciale ha consentito complessivamente l’arresto di 55 persone e la denuncia in stato di libertà di 313 persone a fronte di 1.158 delitti denunciati dei quali 366 risolti con l’identificazione dei responsabili. Tra i reati più denunciati 352 furti, 162 truffe, 139 danneggiamenti e 63 lesioni dolose.
L’immigrazione clandestina
Tra le molteplici investigazioni curate nel corso dell’anno dalla Squadra Mobile si segnalano: una complessa indagine finalizzata alla repressione del fenomeno dell’immigrazione clandestina e del c.d. “caporalato” conclusasi con l’esecuzione di 2 ordinanze di custodia cautelare
La violenza di genere
Una incessante attività di contrasto al fenomeno della “violenza di genere” divenuta nel corso di questo anno una vera e propria emergenza (verosimilmente anche a causa delle restrizioni di mobilità per contenere la diffusione del virus), con la ricezione di 26 denunce per maltrattamenti subiti da donne; le numerose attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti che hanno portato complessivamente all’esecuzione di 24 perquisizioni con sequestro di quasi 8 chilogrammi di droga tra cocaina, eroina, hashish, marijuana e droghe sintetiche; 2 importanti operazioni volte alla repressione dei reati contro il patrimonio che hanno consentito l’esecuzione di 5 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti appartenenti alla comunità “Sinti” responsabili di una serie di furti ai danni di esercizi commerciali, nonché l’arresto di 3 cittadini di nazionalità albanese specializzati in furti in abitazione.
Degna di nota, infine, la brillante operazione che nella notte della Vigilia di Natale ha consentito alla Squadra Mobile, unitamente alla Squadra Volante, di trarre in arresto un nigeriano che poco prima, in un appartamento del centro cittadino, aveva accoltellato un suo connazionale poi deceduto.