Di Alessio Campana. Omicidio via Marini a Viterbo, convalidato l’arresto del presunto assassino.
“Mi ha accoltellato lui, poi si è allontanato”, ha detto Oborosa Enogieru, il 28enne ucciso la sera della vigilia di Natale a Viterbo, agli uomini della squadra mobile della Polizia giunti sul luogo del delitto. Per il suo omicidio gli agenti della Mobile, guidati dal dirigente Tundo, hanno fermato un connazionale di 31 anni, Christopher Nelson: il suo arresto è stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari. Il gip di Viterbo ha altresì disposto la custodia cautelare in carcere, che avverrà non appena le condizioni dell’indagato – che si trova a Belcolle, nel reparto di Medicina protetta, dove è stato trasportato dopo un tentativo di suicidio – lo consentiranno. La vittima, la sera dell’omicidio, prima di essere stato trasferita nel nosocomio viterbese, dove poi è deceduta, ha riferito alla Polizia di essere stato ferita da un connazionale di sua coscienza, ossia proprio il Nelson.
Una persona ascoltata nelle prime ore dalla Polizia ha riferito che “già da qualche tempo i due uomini erano soliti litigare e che anche la sera dell’omicidio era intercorso un acceso diverbio tra i due”. Quella sera la lite rivelatasi fatale per Orobosa sarebbe nata perché questi ha consentito a un amico di farsi una doccia nel loro appartamento. Il bagno sarebbe attualmente sotto sequestro. Successivamente gli agenti della Mobile hanno acquisito alcune immagini delle telecamere di videosorveglianza di un esercizio commerciale di via Marini, il cui esame ha permesso di ricostruire la dinamica della vicenda. Resta il mistero dell’arma del delitto: un grosso coltello da cucina di cui, probabilmente, il presunto omicida si è disfatto dopo essersi allontanato dalla scena del crimine.
La Polizia lo ha arrestato quando, con una “trappola”, è tornato nei pressi dell’appartamento dove conviveva assieme alla vittima e a un terzo coinquilino.
Convalidato l’arresto del presunto assassino, per chiudere il cerchio.