Il 1° gennaio 2022 scatta l’obbligo dell’etichettatura ambientale ovvero di etichettare tutti gli imballaggi per facilitarne la raccolta, il riutilizzo, il recupero e il riciclo e per fornire ai consumatori le informazioni sulle destinazioni finali.
Il produttore – spiega CNA Sostenibile – è tenuto a indicare, per ciascun imballaggio, la tipologia, la natura e i codici del materiale di cui è composto, nonché la corretta destinazione finale, quindi come esso debba essere smaltito e in quale raccolta debba essere conferito.
L’etichetta ambientale deve essere fornita per tutte le parti separabili manualmente dell’imballaggio: le informazioni potranno essere riportate o sulle singole componenti oppure tutte sul corpo principale. Sono consentiti anche strumenti alternativi alla stampa sugli imballi; per esempio, le informazioni possono essere fornite in forma digitale.
Sono previste sanzioni amministrative (da 5.200 a 40mila euro) per qualsiasi soggetto della filiera immetta sul mercato interno imballaggi privi dei requisiti stabiliti.
Resta la possibilità, per gli operatori del settore, di commercializzare i prodotti privi dei nuovi requisiti di etichettatura ambientale, se immessi in commercio al 31 dicembre 2021, fino all’esaurimento delle scorte.