Da lunedì l’Italia non sarà tutta bianca: il Friuli-Venezia Giulia è l’unica regione che passerà in zona gialla. L’ordinanza del ministero della Salute è stata firmata.
A rischio c’era anche la Provincia autonoma di Bolzano, che però è riuscita a evitare in extremis il cambio di colore e rimane in zona bianca.
Il Friuli-Venezia Giulia, in base ai dati del monitoraggio, ha superato i tre parametri in base ai quali viene deciso il passaggio dalla zona bianca a quella gialla: l’incidenza è a 346,4 casi per 100mila abitanti (la soglia è a 50 casi), l’occupazione dei posti letti nei reparti ordinari è al 19,5% (la soglia è al 15%) e quella nelle terapie intensive è al 16% (la soglia critica è 10%).
La zona gialla, in base alle misure in vigore al momento, prevede l’obbligo della mascherina anche all’aperto e la riduzione della capienza massima per teatri, cinema e luoghi in cui si svolgono eventi e manifestazioni sportive. Inoltre, c’è il limite massimo di 4 persone che possono sedersi insieme ai tavoli di bar e ristoranti, fatta eccezione per i conviventi. Come in zona bianca, c’è l’obbligo di Green pass – che si ottiene col vaccino, la guarigione o il tampone – per alcune attività.
Le nuove regole in zona bianca e gialla con il Super Green Pass
Il Super Green pass scatterà dalla zona bianca, il che significa che senza il certificato ‘rafforzato’, rilasciato solo ai vaccinati e ai guariti, sarà precluso l’accesso a cinema, teatri, musei, bar e ristoranti al chiuso, eventi sportivi, stadi, discoteche, cerimonie.
La mascherina all’aperto non sarà obbligatoria in zona bianca, ma dovrà invece essere indossata in fascia gialla, arancione e rossa. È comunque sempre necessaria averla con sé, in caso di assembramenti. Le discoteche restano aperte, anche in zona gialla, ma con capienze ridotte (75% all’aperto e 50% al chiuso).