Riceviamo e volentieri pubblichiamo- In un contesto sociale, dove grazie ad una legislazione permissiva si applica la “tenuità del fatto” anche a reati socialmente rilevanti, è gravissimo aver modificato la parte del decreto sicurezza, che assicurava la certezza della pena alle tipologie di reato riguardanti aggressioni e le offese ad autisti, controllori, capitreno, macchinisti e tutte le figure di front-line esposte a contatto con il pubblico.
È inammissibile il comportamento di chi legifera senza avere idea dei riflessi negativi che ciò comporta allontanandosi sempre di più dalla realtà del paese.
Depenalizzare le offese, le aggressioni, a chi presta un pubblico servizio, autorizza chiunque ad aggredire i lavoratori. Come Organizzazione Sindacale avevamo raccolto più di 10.000 firme dopo le gravissime aggressioni che hanno lasciato in fin di vita i colleghi inviandole ai parlamentari. Ci attiveremo di nuovo a tutela dei lavoratori e delle loro famiglie.
Così in una nota il Segretario Regionale SLM Fast Confsal Renzo Coppini