Da mezzanotte la Gran Bretagna non fa più parte dell’Ue e la Manica torna a essere un confine fra il continente e l’isola.
“Stanotte lasciamo l’Ue: per molte persone è un momento di meravigliosa speranza” ha detto Boris Johnson, aprendo il suo discorso alla nazione nel Brexit Day.
“L’Unione Europea, nonostante tutti i suoi punti di forza e le ammirevoli qualità, è evoluta negli ultimi 50 anni verso una direzione che non si addice più” al Regno Unito, ha affermato Johnson, una scelta che “il popolo ha confermato alle urne non una, ma due volte”: al referendum del 2016 e alle elezioni di dicembre.
In una piazza stracolma, di fronte a Westminster si sono riuniti i sostenitori del divorzio del Regno Unito dall’Ue per celebrare questo passaggio storico in uno sventolio di Union Jack. Molte decine di migliaia di persone a dispetto degli scrosci di pioggia.
Molti applausi al messaggio rilasciato per il Brexit Day dal premier Boris Johnson e proiettato su un grande schermo.
“E’ un giorno particolare per l’Europa. Inizia una stagione nuova. A mezzanotte il Regno Unito esce e dopo tre anni di discussioni facciamo un bilancio delle discussioni con gli amici britannici. L’Unione europea ha tratto vantaggi, perché si è confermata molto più unita”. Così il presidente dell’Europarlamento David Sassoli .
Martedì mattina il premier Giuseppe Conte, a quanto si apprende, sarà a Londra per un evento legato all’organizzazione di Cop 26, che si terrà a Glasgow a novembre.
“A mezzanotte la Gran Bretagna lascia l’Ue. Sarà una notte storica e triste. Che il risveglio porti più forza e fiducia a chi vuol bene all’Europa”. Così su Twitter il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni.
“L’euro era e resta il ‘cuore’ del nostro comune progetto dell’Europa”. Lo ha detto Mario Draghi a Bellevue, a Berlino.