Con una sentenza pubblicata nei giorni scorsi, il TAR ha deciso che le Terme dei Papi dovranno ridurre il proprio consumo di acqua termale. La famiglia Sensi dovrà ridurre a 23/24 litri di acqua al secondo il prelievo dalle fonti per far funzionare lo stabilimento di Strada Bagni.
Lo ha stabilito il Tar del Lazio, respingendo il ricorso contro la decisione del Comune di Viterbo, dell’allora sindaco Michelini, di ridurre appunto il consumo. ”Legittimamente e doverosamente – recita la sentenza .- l’Amministrazione Comunale ha proceduto all’indizione della procedura selettiva per l’affidamento della sub concessione”. Gara che appunto limitava gli emungimenti a 23/24 litri al secondo.
Il TAR prosegue ”La determinazione dei quantitativi di acqua emungibili è stata oggetto di adeguata ponderazione da parte dell’amministrazione, non emergendo, tenuto conto degli elementi prodotti in giudizio, alcuna irragionevolezza ed arbitrarietà, risultando, anzi, pienamente rispondente all’esigenza di salvaguardare l’ambiente anche sotto il profilo idrogeologico”. E prosegue: ”Del resto, è stessa difesa della ricorrente ad affermare che la previsione del limite di acqua emunigibile dal Pozzetto Terme dei Papi non impedisce, di per sé, alla società di emungere la restante quantità necessaria al corretto funzionamento dello stabilimento da altre sorgenti”.
Dal punto di vista pratico, già attualmente la società Terme dei Papi si era autolimitata nel consumo di acqua dal Bulicame, ma questa, rimane una sentenza che libera acqua utile alla nascita di nuovi impianti termali, ad iniziare da quello ex inps allo studio dell’attuale giunta Arena.