Un miracolo. Come un branco di “fregni” senza patria, sia riuscito a ridare vita al Carnevale Viterbese, mettendo insieme tutti, in una città in cui tutti sono contro, a prescindere, rimane un mistero. Lucio, Massimiliano, Katia, La Divina, Rossella, Alessia etc etc, centinaia di persone che tutte insieme, ognuno con il proprio ruolo, hanno unito la città alla provincia per fare una grande e gioiosa manifestazione di popolo, seconda solo a Santa Rosa. Ora ragazzi l’obiettivo è fare meglio e non litigare. C’è un popolo di signor nessuno che si riconosce nella festa, che da festa di nessuno, è diventata la festa di tutti. Per una volta, buttiamo via la maschera da viterbesi snob e mascheriamoci tutti, per la felicità di grandi e piccini. Goji.