Riceviamo e pubblichiamo- Non sa più che dire, l’ottimo Sgarbi, per giustificare il suo “ribaltone politico” e quindi si ostina a parlare di “sistema vagamente mafioso” per la sua Sutri . Fatto certo è che l’onorevole, predica bene a livello nazionale ma razzola malissimo a livello locale.
Infatti dichiara essere contro il governo Conte bis, mentre a Sutri nomina come vice sindaco il suo “avversario” politico tradendo, in tal maniera, gli elettori di centro destra che lo hanno votato e condotto allo scranno poco più di un anno fa. Praticamente invertendo, la volontà degli elettori. Ovunque – tranne che a Sutri – Sgarbi si presenta al pubblico come un uomo di centro destra, addirittura solidale con Forza Italia prima e con le tesi leghiste di Salvini poi, per revocare un vicesindaco di centro destra e sostituirlo con un altro di posizione diametralmente opposta. In tutto, opposta.
Il Sindaco ignora anche l’onore che comporta una stretta di mano tra gentiluomini, non rispettando così in tal modo gli accordi pattuiti e firmati. La parola data per noi ha ancora un valore.
Parla poi ancora a voci unificate sui media, di “sistema vagamente mafioso”e di ”famiglie mafiose”.
Noi vorremmo sapere quali sarebbero queste famiglie. Un nome. Uno solo.
L’incoerenza sgarbiana è palese in molti documentati casi. Ad esempio quando dichiara in consiglio comunale che un suo assessore potrebbe essere incompatibile con il ruolo che esercita in quanto ha problemi di natura urbanistica con il comune, e nonostante questa affermazione lo lascia ancora in giunta. Quindi , non pago, dichiara che un altro assessore non sia operativo e anche questo viene ancora lasciato tranquillamente a pascersi in giunta. Coerenza? Sostantivo di origine e significato ignoto al nostro sindaco.
Così facendo il sindaco ha avallato un semplice gioco di mantenimento di poltrone . Ecco che ancora il Sindaco attribuisce soltanto natura politica e non gestionale al suo sedicente “capo di gabinetto” e poi, sempre di fatto, tollera e consente la sua gestione diretta come se questo fosse un dipendente o un responsabile comunale.
Tollera inoltre che lo stesso utilizzi impropriamente la firma digitale attribuita al sindaco.
L’evidenza delle azioni di Sgarbi manifesta una palese disomogeneità tra il proprio dichiararsi liberale e la tendenza al dispotismo più crudo. In consiglio comunale, ha chiesto ai consiglieri di maggioranza di firmare dimissioni in bianco , da poter utilizzare in caso di voto contrario alle proposte da lui presentate. Tale richiesta – documentata – non solo è antidemocratica, ma è eversiva dell’ordinamento costituzionale, senza contare il non trascurabile fatto che utilizzare dimissioni in bianco senza data, significa commettere reato di falso ideologico e di abuso d’ufficio.
Ennesima tra le innumerevoli imprecisioni del Sindaco di Sutri è quando egli afferma che i candidati della lista Rinascimento siano stati tutti individuati da Felice Casini. Ebbene, soltanto cinque su dodici sono da attribuirsi ell’ex vicesindaco e al comitato civico che ha sostenuto la lista rinascimento.
Ancora, il sindaco omette di riferire che sia Matteo Amori e Nunzia Casini hanno dichiarato ufficialmente a lui il rientro nella maggioranza, e che i 4 consiglieri di riferimento di Felice Casini non hanno mai votato contro proposte presentate dalla maggioranza.
La Bellezza, l’Arte, non sono soltanto vuote parole con le quali adornarsi in pubblico come troppo sovente recita il Sindaco.
Per noi la cosa più importante è la dignità con la quale servire il popolo sovrano, Concludiamo ricordando all’Onorevole Sindaco, che saremo sempre fedeli agli amici, perché per noi, la politica è cogliere le opportunità con sentimento e non per opportunismo e saremo sempre per il bene di sutri perché rispettosi degli elettori”.